FOCUS - L’Italia propone all’Africa un nuovo Partenariato
“L’Africa è da tempo un’assoluta priorità della politica estera italiana”. Così inizia il “Partenariato con l’Africa” – la prima strategia per l’area, a 360°, di cui il nostro Paese si dota – lanciato lo scorso dicembre dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). Ma è davvero così? E cosa spiega la decisione di Roma di articolare una strategia complessiva l’Africa? Come e perché siamo arrivati a questo punto?
di Giovanni Carbone, ISPI e Università di Milano
COVID-19 - Il risiko dei vaccini a Sud del Sahara
La pandemia di Covid-19 continua a progredire in Africa, seppur con ritmi ancora molto diversi dal resto del mondo. I numeri a confronto.
PERCHÉ AFRICA WATCH
Con Africa Watch ISPI offre alle imprese italiane interessate allo sviluppo dell’Africa subsahariana informazioni su prospettive e opportunità che emergono sulla scena economica, evidenziando nuovi trend e settori di forte attrazione.
IL DATO
BANCHE - Accelera l'innovazione degli Istituti africani
È stato pubblicato il ranking delle principali 100 banche africane. Diversi sono gli elementi di interesse, in un contesto ancora profondamente segnato dagli effetti della pandemia di Covid-19 sulle economie continentali, in cui il ruolo degli istituti di credito a sostegno di individui e piccole o medie imprese appare fondamentale. I trend di lungo periodo, che coincidono con il ridimensionamento del numero di istituti bancari a beneficio della solidità di grandi gruppi (consolidati tramite processi di fusione e acquisizione), l’avanzamento di processi di digitalizzazione e di innovazione tecnologica e l’incremento del numero di cittadini africani che possiedono un conto, continuano a definire le linee di sviluppo del sistema bancario nel continente, e sono stati probabilmente accelerati durante la pandemia, come risultato, ad esempio, degli incentivi all’uso di sistemi di pagamento digitale per limitare i contatti. Al vertice del ranking, il gruppo sudafricano Standard Bank si conferma la prima istituzione di credito in Africa, con un aumento del 10% degli asset totali (161.9 miliardi di dollari) e nonostante una riduzione del 6,5% del capitale di classe 1. Pur a dispetto dei gravi contraccolpi della crisi sull’economia nazionale, le banche sudafricane restano leader della graduatoria: Standard Bank Group, Absa Bank e First Rand occupano le prime tre posizioni, seguite da Nedbank Group al quinto posto. Quarta la Banca nazionale dell’Egitto, che ha spodestato l’Attijariwafa Bank marocchina come prima banca nord-africana, facendo registrare un incremento del 17% del capitale di classe 1 (5,4 miliardidi dollari), un aumento dei profitti netti al 114% (1,2 miliardi) e asset totali per 96,7 miliardi di dollari. Gli istituti bancari di Sudafrica, Marocco, Egitto e Algeria dominano le prime 13 posizioni del ranking: al quattordicesimo posto si trova la prima banca dell’Africa occidentale, la Zenith Bank della Nigeria, e al diciassettesimo la prima a rappresentare l’Africa orientale, la Commercial Bank of Ethiopia, seguita da Kenya Commercial Bank al numero venticinque. La sola banca centrafricana in classifica è gabonese, la Banque Gabonaise et Française Internationale, in trentaduesima posizione. La crisi sanitaria ed economica ha comportato un aumento delle incertezze per le banche africane, che detengono quote rilevanti di obbligazioni di Stati pesantemente indebitati e a forte rischio di insolvenza. I fondamentali del sistema appaiono però piuttosto solidi, e le prospettive di lungo termine, secondo McKinsey, restano positive.
IL PERSONAGGIO
È la prima donna presidente della Tanzania, succeduta al defunto presidente Magufuli. Prima donna musulmana capo di Stato e unica donna attualmente ai vertici in Africa.
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Business Information sul continente africano
NIGERIA - Criptovalute e Blockchain nel motore dello sviluppo
Nello scorso novembre, la presentazione della ‘National Blockchain Adoption Strategy’ da parte della National Information Technology Development Agency (NITDA), di concerto con il Ministero delle comunicazioni e dell’economia digitale, ha sancito la volontà del governo nigeriano di promuovere l’adozione di tecnologie blockchain e il ricorso alle criptovalute come strumenti di stimolo allo sviluppo economico del Paese. Di fatto, si prevede che l’applicazione di tecnologie blockchain in diversi settori dell’economia e dell’amministrazione – favorita dalla crescente alfabetizzazione digitale della gioventù nigeriana – possa migliorare trasparenza, efficienza e accountability dell’amministrazione pubblica, e stimolare la crescita dell’economia, garantendo entrate erariali per un totale di oltre 10 miliardi di dollari entro il 2030. Lo sviluppo della blockchain nel Paese è attualmente circoscritto quasi esclusivamente al settore dei pagamenti digitali, ma il potenziale di espansione delle tecnologie ICT, in un paese da 200 milioni di abitanti per lo più sotto i 25 anni, è enorme. Parte di un progetto generale di digitalizzazione del Paese e di diversificazione dell’economia voluto dal governo di Abuja, l’adozione della blockchain dipenderà però dall’adozione di specifiche iniziative politiche legate alla definizione di un framework di regolamentazione normativa – particolarmente necessario per quanto attiene all’utilizzo delle criptovalute –, all’introduzione di un’identità digitale per i cittadini nigeriani, alla promozione di digital awareness e, infine, alla predisposizione di programmi di incentivo per le imprese.
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