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Continuano le proteste

Algeria: l’ora della verità

Arturo Varvelli
05 aprile 2019

Dopo mesi di proteste e le dimissioni del presidente Bouteflika, l’Algeria si avvia verso un delicato processo di transizione politica. Il rinvio delle nuove elezioni precedentemente fissate per il 4 luglio, annunciato dal presidente ad interim Abdelkader Bensalah, conferma l’impatto delle proteste e fornisce ulteriore fiducia ai manifestanti che ogni venerdì si radunano per chiedere un cambio del sistema di potere e scongiurare che “il clan presidenziale” continui a governare. Dopo il decennio nero degli anni Novanta, in molti temono che il paese possa tornare nel caos, o che per l’Algeria si profili uno scenario simile a quello dell’Egitto, in considerazione del forte ruolo dell’esercito. Cosa c’è alla base delle proteste di massa? Quali saranno le fasi della transizione algerina? Quanto è alto il rischio che l’esercito prenda il potere?

Algeria: l'esercito alla prova della transizione politica
Stefano M. Torelli
ISPI Associate Research Fellow
L'Algeria al bivio: esercito o popolo?
Caterina Roggero
Università degli Studi di Milano
Le origini delle proteste algerine
Karim Metref
Giornalista
Il risveglio algerino: tra proteste e interessi stranieri
Armando Sanguini
ISPI Senior Scientific Advisor
L'esercito algerino si ispirerà all'Egitto?
Federica Zoja
L’Avvenire

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ISPI e ECFR
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Michael Hochberg
The Oxford Institute for Energy Studies
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Federico Borsari
ISPI

Tags

Algeria Abdelkader Bensalah medio oriente e nord africa
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A cura di

Arturo Varvelli
Co-Head, ISPI MENA Centre

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