Charles Michel incontra Xi Jinping a Pechino, mentre a Washington Macron è a colloquio con Biden. Così l’Europa cerca di destreggiarsi nel nuovo mondo polarizzato.
È stato “un dialogo aperto e sincero” secondo il portavoce di Charles Michel, quello tra il presidente del Consiglio Europeo e il presidente cinese Xi Jinping oggi a Pechino, durato circa tre ore. Secondo il funzionario europeo, i due leader hanno discusso della guerra in Ucraina, di Taiwan, delle sanzioni bilaterali imposte reciprocamente da Pechino e Bruxelles e delle sfide globali come il cambiamento climatico. “C'è stato uno scambio sulla pandemia e le relative esperienze in Europa e Cina, comprese le misure adottate e la risposta delle società”, ha detto il portavoce di Michel, la cui visita nella capitale cinese è coincisa con i primi segnali di un parziale allentamento delle restrizioni anti-Covid, dopo giorni di proteste nel paese. La stampa cinese sottolinea che Michel è stato ricevuto da Xi – che a novembre è stato insignito di un terzo e inedito mandato alla guida del paese – nella Grande Sala del Popolo. Il rappresentante europeo è l’ultimo di numerosi leader mondiali a tenere colloqui di persona con il presidente cinese che esce da diversi anni di isolamento determinato dal Covid. La visita avviene in un momento di rivalità crescente con gli Stati Uniti, a fronte della quale Pechino cerca di migliorare le relazioni con l’Europa. Xi – secondo i media cinesi – avrebbe ribadito che Bruxelles e Pechino non hanno “vere differenze o conflitti strategici” e che spera che si uniscano per “opporsi al decoupling".
L’Europa tra due fuochi?
L’incontro di Pechino avviene mentre nelle stesse ore, dall’altra parte del mondo, il presidente francese Emmanuel Macron e quello USA Joe Biden cercano di “riallineare le agende” su temi importanti come guerra in Ucraina, prezzi dell’energia e commercio. Una sovrapposizione che mostra come l’Europa cerchi di destreggiarsi in un contesto internazionale sempre più polarizzato. “Pechino si aspetta che l'Ue condivida le enormi opportunità di mercato della Cina”, avrebbe detto il presidente Xi a Michel, ribadendo che sia Pechino che Bruxelles “dovrebbero opporsi congiuntamente al decoupling e alla politicizzazione del commercio e della tecnologia”. La Cina – ha spiegato Xi – rimarrà aperta alle società europee e spera che l’Europa “rifiuti le interferenze e fornisca alle società cinesi un ambiente commerciale equo e trasparente”. Un tentativo di avvicinare il Vecchio Continente dove cresce il risentimento per l’Inflation Reduction Act (IRA) del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, vero banco di prova della visita di Macron a Washington. Le parole del leader cinese suonano anche come una risposta alla crescente retorica europea – incluso il principale motore economico tedesco – che invita le aziende a diversificare le proprie catene di approvvigionamento e ridurre la dipendenza da un partner commerciale percepito come sempre più nazionalista e ideologico.
Appelli senza impegno?
Michel, da parte sua, ha concentrato il suo messaggio sulla Russia, affermando che l’Europa “conta sulla Cina per invitare la Russia a rispettare i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite e contribuire a porre fine alla brutale distruzione e occupazione dell’Ucraina”. Poche parole, pronunciate dal leader europeo da solo alla conferenza stampa convocata dopo l’incontro a porte chiuse. “Ho chiesto al presidente Xi Jinping di far leva sulla sua influenza per porre fine alla guerra”, ha detto il presidente del Consiglio europeo, aggiungendo che Bruxelles e Pechino concordano che “la minaccia nucleare è inaccettabile”. Pechino concorda ma non fa promesse. Risolvere la crisi in Ucraina “con mezzi politici è nel migliore interesse dell'Europa e di tutti i paesi dell'Eurasia: nella situazione attuale, è necessario evitare l'escalation e l'espansione della crisi, insistere nel perseguire la pace e nel promuovere colloqui, nel controllare l'impatto di ricaduta della crisi e nell'essere vigili contro i rischi in campo", ha dichiarato per parte sua Xi, in base al resoconto del colloquio pubblicato dall’agenzia stampa cinese Xinhua. Al centro del faccia a faccia anche i diritti umani e la collaborazione sul clima. Sul primo, Xi ha ribadito l’apertura ad un dialogo con l’Europa ma ha insistito sul fatto che tale dialogo può avvenire “solo su un piano di parità”.
Partner o rivali sistemici?
Molte cose sono successe dall'ultima volta che un presidente del Consiglio europeo – nominato dai leader dei 27 Stati membri – ha incontrato Xi Jinping di persona quattro anni fa. La pandemia di Covid-19, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e le sanzioni reciproche tra Pechino e Bruxelles, tra le altre, hanno contribuito a tendere un rapporto che sembrava ormai consolidato. E l’arrivo alla Casa Bianca di Joe Biden, dopo i quattro anni turbolenti di Donald Trump, non ha affatto aiutato a stemperare le tensioni. Al contrario l’amministrazione americana, che a ottobre ha imposto controlli sulle esportazioni di semiconduttori verso la Cina, starebbe esercitando pressioni sull'Europa affinché adotti una linea altrettanto dura. E nonostante Michel abbia presentato la sua visita come “un’opportunità” per i 27 e Pechino di impegnarsi su questioni di interesse comune, molti in Europa cominciano a diffidare di relazioni troppo strette con la Cina. Il blocco ha pagato a caro prezzo la sua storica dipendenza dalla Russia come principale fonte di energia e la diversificazione è ormai a pieno titolo in cima all’agenda politica europea. Nel complesso, però, la relazione tra il Vecchio Continente e il gigante asiatico è semplicemente “too big to fail”, osserva Borges de Castro intervistato dalla CNN, secondo cui l’Europa non sta cercando di allontanarsi dal mercato cinese. “Non vedo [la strategia dell'UE] come una strategia di decoupling. Penso che sia, per il momento, una strategia di diversificazione... la lezione [della Russia] è che non puoi avere un unico fornitore”.
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A cura della redazione di ISPI Online Publications (Responsabile Daily Focus: Alessia De Luca, ISPI Advisor for Online