Il quadro finanziario pluriennale (Qfp) è uno strumento finalizzato a dare coerenza ai bilanci annuali
dell’Unione Europea (Ue) per un periodo superiore al singolo anno ed è volto a garantire che le
risorse e gli impieghi siano sufficientemente prevedibili.
Le sfide dell’Ue richiedono infatti interventi sempre più di natura strutturale caratterizzati da un ciclo
esteso se si considerano i tempi della loro progettazione, della realizzazione e della valutazione;
basti pensare all’entità, alla complessità, e quindi alla durata, dei progetti afferenti alla politica di
coesione, a quella di ricerca oppure a quella infrastrutturale.
Il Qfp stabilisce quindi, per ciascun anno del periodo di programmazione, gli importi massimi degli
stanziamenti d’impegno e degli stanziamenti di pagamento1 in funzione di categorie di spesa che
corrispondono alle politiche dell’Ue. Sarà oggetto della procedura annuale di bilancio la determinazione
puntuale del livello di spesa di ogni esercizio e quindi la ripartizione tra le diverse voci di bilancio.
Il Qfp va quindi oltre il mero esercizio contabile per affrontare, nella sostanza, il tema degli obiettivi
dell’Ue. Sostanza dettata dal fatto che lo stesso “quadro” deve trovare simmetrica corrispondenza
nelle risorse stanziate. La delicatezza politica dei temi ha richiesto di avviare le negoziazioni per il
prossimo Qfp (e relativa decisione sulle risorse proprie), per i sette anni del periodo 2014-20, sia tra
Istituzioni che tra Paesi membri, già dal 2011.
Obiettivo di questo documento è fornire innanzitutto una lettura dei principali contenuti del Qfp
proposto dalla Commissione dal punto di vista dell’interesse italiano. In secondo luogo, si fornirà
una descrizione della procedura di approvazione e la relativa negoziazione tra le Istituzioni coinvolte
secondo le due direttrici finora emerse:
1) Contenimento della spesa complessiva dato il contesto economico.
2) Riallocazione della spesa per le politiche dati gli obiettivi della strategia per la competitività
“Europa 2020”.