I prospettati cambiamenti nella leadership cinese, alla presidenza della repubblica e alla guida del Partito comunista, sembrano innestarsi nel solco della continuità e del mantenimento dello status quo, almeno da una prospettiva politica. Il vice presidente Xi Jiping, che con ogni probabilità sarà il futuro presidente e leader del Partito, si presenta infatti come un candidato conservatore. In politica estera dovrebbe condurre la Cina verso una politica più aggressiva, in particolare nella difesa degli interessi fondamentali del paese. Sul piano economico, resta da vedere se la nuova leadership cinese avvierà un’ulteriore liberalizzazione della moneta, che sebbene abbia importanti vantaggi, potrebbe condurre a speculazioni e alla conseguente rivalutazione della valuta cinese.