Bruna Bellini: una crescita professionale, nella cooperazione internazionale
Salta al contenuto principale

Form di ricerca

  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED

  • login
  • EN
  • IT
Home
  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED
  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Digitalizzazione e Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI

  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Digitalizzazione e Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI
ISPI Alumni

Bruna Bellini: una crescita professionale, nella cooperazione internazionale

03 marzo 2022

Bruna Bellini lavora da oltre 15 anni come program officer presso la Fondazione Cariplo. Il suo è un percorso iniziato nel 2001 qui in ISPI, col Master in International Affairs. Un master che a lei e ai suoi compagni di corso “ha aperto molte porte”, oltre che aprirle gli occhi sul mondo, avviando una carriera nel settore della cooperazione. L’abbiamo intervistata per conoscere la sua crescita personale e professionale di questi vent’anni

 

Perché decise di iscriversi al master e quali erano le sue conoscenze delle materie del corso?

Appena laureata in Scienze politiche ero molto interessata alla carriera diplomatica e al lavoro delle grandi organizzazioni internazionali, in particolare di alcune agenzie dell’ONU. Decisi di iscrivermi al Master per approfondire meglio le conoscenze in merito, nella speranza di trovare possibilità di impiego in questo ambito.

Essendo laureata in Scienze politiche, molte delle materie affrontate nel corso del Master erano già state oggetto di studio all’Università, mentre altre, soprattutto quelle relative alla “galassia” dell’ONU e della UE, ho potuto approfondirle proprio grazie al Master.

 

Vede dei cambiamenti tra la persona che era prima e dopo quel master?

Certo, sono cambiata, ho mantenuto forti i miei ideali, anche se crescendo su alcune cose sono più “disillusa”. Ho capito come molte organizzazioni lavorano effettivamente sul campo e realizzato che c’è spesso molta distanza tra quello che succede sul campo e quello che viene discusso ai livelli più alti.

 

Per la sua esperienza, quali sono gli indirizzi lavorativi che vengono aperti con l’offerta formativa del master?

Il master può aprire molte porte. Per me è stato determinante perché mi ha permesso di iniziare a lavorare in una ONG in progetti di cooperazione internazionale, lavoro che mi ha appassionato e che mi ha consentito di entrare poi in Fondazione Cariplo.

Molti miei compagni del master hanno intrapreso la carriera diplomatica oppure sono entrati in agenzie ONU o ONG italiane o internazionali.

Direi che il master può aprire le porte per interessanti opportunità internazionali.

 

E oltre alla specifica offerta formativa, cosa le ha lasciato il master?

Il ricordo di un bellissimo clima in classe, con persone desiderose di imparare, confrontarsi e capire.

 

Quindi lo consiglierebbe? Se sì, a chi?

Per quanto detto sopra, lo consiglio a chi ha “voglia di mondo”, di uscire dai confini mentali e fisici e aprirsi alla conoscenza di quel che c’è oltre.

 

A cura di Giorgio Fruscione

Ti potrebbero interessare anche:

Marco Ricci: la cooperazione internazionale, al servizio dei bambini
Andrea Romussi: essere Ambasciatore d'Italia in Burkina Faso
Andrea Romussi
Ambasciatore italiano in Burkina Faso
Michele Bombassei: la protezione dei migranti dall’Italia al mondo
Michele Bombassei
IOM, Senior Regional Coordinator EUTF/DFID
L’Ambasciatore Aliberti, agli aspiranti diplomatici dico: “abbiate curiosità del mondo”
Giorgio Aliberti
EU Ambassador in Vietnam
Mariavittoria Ballotta, la ‘prima linea’ di Unicef in Africa
Mariavittoria Ballotta
Unicef per l’Africa Centro Occidentale, Regional Chief Programme and Planning
Alice Quagliato: una ‘manager’ dello sviluppo
Alice Quagliato
Terre Des Hommes, Capo delegazione

Tags

alumni
Versione stampabile

AUTORI

Image credits Yerpo (CC BY-SA 3.0)

SEGUICI E RICEVI LE NOSTRE NEWS

Iscriviti alla newsletter Scopri ISPI su Telegram

Chi siamo - Lavora con noi - Analisti - Contatti - Ufficio stampa - Privacy

ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) - Palazzo Clerici (Via Clerici 5 - 20121 Milano) - P.IVA IT02141980157