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Dossier

Cosa cambia dopo Parigi

16 novembre 2015
16 novembre 2015
Cosa cambia dopo Parigi
(Foto: Ndtv)

Gli attacchi di venerdì sera a Parigi hanno dimostrato che il sedicente Stato Islamico è in grado di colpire nel cuore dell’Europa. Non solo la Francia ma tutto l’Occidente si è scoperto di nuovo vulnerabile. Mentre i primi raid francesi sono stati lanciati nella notte sulla città siriana di Raqqa, ci si interroga su quale sia la risposta più appropriata ed efficace contro il terrorismo, evitando semplificazioni e reazioni sull’onda dell’emozione che rischiano di essere fuorvianti e di ostacolare strategie di lungo termine.

 
Mappa/1
 
Mappa/2
 
I jihadisti nel mondo
 
Siria, gli schieramenti in campo
Gli obiettivi dei terroristi
 
Marco Lombardi
Università Cattolica e ISPI
 
Come può (re)agire l’Europa
 
Stefano Torelli
ISPI
 
Il cambio di strategia di IS
in “Syraq”
 
Andrea Plebani
Università Cattolica e ISPI
 
L’islamismo jihadista da al–Qaeda all’IS
 
Massimo Campanini
Università di Trento
 
Gli Stati Uniti e gli attacchi di Parigi: la strada difficile della realpolitik
 
Gianluca Pastori
Università Cattolica
 
   

 

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Francesco Marone
ISPI Associate Research Fellow
Il fuoco sotto le ceneri: la minaccia dello Stato islamico in Siria e Iraq
Lorenzo Fruganti
ISPI
La comunicazione dei talebani e il fraintendimento occidentale
Claudio Bertolotti
ISPI Associate Research Fellow

Tags

parigi attacchi isis terrorismo
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