Nel dicembre 2022 la Banca Mondiale ha rivisto al rialzo la previsione di crescita del Pil indiano per il 2022-23 portandola al 6,9%, alla luce del fatto che l'economia indiana sta dimostrando una maggior resilienza agli shock globali. La Banca Mondiale, nel suo rapporto India Development Update, ha affermato che questa revisione è dovuta alla maggiore resilienza dell'economia indiana agli shock globali e ai risultati del secondo trimestre che hanno superato le aspettative. In passato, fra le grandi economie del mondo, l'India era emersa come quella che cresceva più velocemente, scalzando la Gran Bretagna dal suo quinto posto nella classifica mondiale delle maggiori economie. Nel lungo termine l’India potrebbe emergere come la quarta economia del mondo, superando la Germania entro il 2027. Questo fatto è ancora più sorprendente poiché si prevede che nel 2027, tre delle maggiori economie del mondo siano indo-pacifiche: Cina, Giappone e India.
Anche i politici indiani hanno sottolineato il crescente ruolo dell'India come "il secondo principale motore della crescita mondiale dopo la Cina", con una crescita finanziata soprattutto dal risparmio interno. L'India rappresenta già il 7% del Pil mondiale, rispetto al 18% della Cina e al 16% degli Stati Uniti. Tutto ciò si verifica in un momento in cui l'economia globale sta affrontando condizioni avverse legate ai prezzi crescenti delle derrate alimentari e dell'energia, alla politica “Zero Covid” della Cina e alla folle guerra della Russia contro l'Ucraina. L'economia indiana ha continuato a essere resiliente, in parte grazie all'intervento del governo e in parte grazie alla sua struttura unica.
Ovviamente, questo di per sé non basta e, come sottolineano molti, il reddito pro-capite in India rimane ben al di sotto di quello di molti paesi le cui economie hanno tassi di crescita più bassi dell'India. È necessario, dunque, un continuo sforzo politico per garantire che la presente traiettoria continui e non sia considerata semplicemente come una ripresa post-Covid. Occorrono riforme serie per creare condizioni favorevoli ad attrarre investimenti, in particolare in questo momento in cui la Cina ha perso il favore degli investitori, che sono alla ricerca di nuove opzioni. Perciò i politici indiani devono avere il coraggio di cogliere questo momento unico nell'economia politica indiana.
Inoltre, questa traiettoria economica dà all'India un posto unico nella politica mondiale di oggi. C’è un motivo per cui l'Occidente, malgrado le divergenze con l'India in merito all'Ucraina, ha continuato a interagire attivamente con Nuova Delhi. I legami dell'India con l'Ovest sono addirittura cresciuti e anche considerevolmente, nonostante essa sia stata pesantemente criticata dai media occidentali. Mentre i giornalisti sono ostaggio delle loro visioni di breve termine, i politici occidentali sembrano invece cogliere la verità storica: l'ascesa dell'India come attore credibile a livello geopolitico e geo-economico nel XXI secolo.
Anche se il corteggiamento con l'Occidente prosegue, l'India continua a mantenere viva la sua partnership con la Russia. Putin vuole dimostrare all'Occidente che, nonostante le sanzioni, non è solo e gode del sostegno di grandi potenze quali la Cina e l'India. Nuova Delhi, dal canto suo, vuole tenere aperti i propri canali di comunicazione con Mosca, dati i legami a livello di difesa e la convergenza sui temi di sicurezza regionale. Inoltre, il governo indiano vorrebbe compiere ogni sforzo possibile per evitare che l'asse Cina-Russa diventi un'alleanza inattaccabile. Il futuro dipende da come finirà la guerra tra Russia e Ucraina e l'India non ha alcun controllo su questo, ma finché vi sarà una finestra di opportunità, perseguirà questa linea.
Anche la Cina si trova in difficoltà e la forte resistenza dell'India alle aggressioni cinesi lungo la Linea di Controllo Effettivo ha posto fine alla narrativa del Partito Comunista Cinese secondo cui era giunto il momento della Cina. La presa di posizione dell'India contro la Cina ha innescato un'ampia controreazione in tutta la regione indo-pacifica e oltre. Con le numerose sfide interne che Pechino deve affrontare, la Cina tende, nuovamente, a concentrarsi sul consolidamento interno.
Pertanto, l'India si trova in una posizione privilegiata dal punto di vista geopolitico, situazione questa che dovrebbe sfruttare al meglio. In passato Nuova Delhi ha pagato a caro prezzo la sua incapacità di sfruttare a proprio vantaggio l'equilibrio di poteri esistente. Una nazione prudente dovrebbe essere in grado di individuare le opportunità nella struttura esistente della politica globale e modellare di conseguenza il proprio impegno esterno al fine di perseguire i propri interessi. Perseguire invece costrutti ideologici irrealistici spesso può arrecare molti danni alla reputazione di un paese.
L'ascesa della Cina e la conseguente limitazione delle opzioni che l'India ha a disposizione rappresentano per quest'ultima la sfida principale da affrontare oggi. La priorità assoluta per Nuova Delhi negli anni a venire sarà quella di consolidare internamente le proprie competenze in modo da contrastare in maniera costante i piani nefasti di Pechino. Ciò dovrà andare di pari passo con delle partnership serie, capaci di aggiungere valore alla storia di crescita indiana. Poiché molti paesi vedono ora la Cina negativamente, per l'India è fondamentale diventare un partner attraente. Questo renderà necessarie alcune scelte, scelte che Nuova Delhi spesso non ha avuto il coraggio di fare. Il punto di partenza per tali scelte non dovrebbe essere quello di rendere il mondo multipolare o concentrarsi sulla chimera di uno spazio strategico. Invece, la base di partenza dovrebbe essere quella di focalizzarsi piuttosto su quanto queste scelte possano rafforzare le competenze dell'India nel lungo termine per emergere come vero attore globale a sé stante.
La presidenza indiana del G20 ambirà a ridurre la polarizzazione nel mondo, portandolo verso un maggior senso di solidarietà. Il fatto stesso che l'India sia una democrazia multiculturale dovrebbe aiutarla a far sedere attorno a un tavolo i diversi stakeholder per riflettere e agire sulle sfide globali. Il tema della presidenza indiana del G20 nel 2024 – Vadudhaiva Kutumbakam: una Terra, una famiglia, un futuro – rappresenta perfettamente la concettualizzazione dell'ordine mondiale e del ruolo dell'India in esso. Inoltre, Nuova Delhi ha dimostrato di non limitarsi alla retorica. Nel 2020 durante la prima ondata di Covid-19, l’India aveva insistito sulla necessità che la comunità internazionale lavorasse congiuntamente per aiutare coloro che avevano meno risorse, anche quando le nazioni industrializzate si chiudevano in loro stesse, e alcune di queste accumulavano quantità di vaccini sufficienti per inoculare cinque volte tanto la propria popolazione adulta.
Il G20 offre un'opportunità unica, poiché riunisce i paesi in via di sviluppo e quelli industrializzati al fine di discutere e trovare soluzioni alle sfide della governance globale. L'India può colmare questo divario efficacemente, creando consenso su alcuni temi centrali di portata globale. Il paese che ha alzato la voce per far sentire le aspirazioni del Sud del mondo, in un momento in cui poche potenze mondiali hanno tempo e risorse per aiutare i più deboli, impegnate, come sono, a gestire le proprie difficoltà interne. Le pressioni della disruption globale in atto vengono assorbite principalmente dalle economie più povere e poche potenze sono pronte a considerare le sfide di queste ultime con la serietà che meritano. Con l'assunzione della presidenza di uno dei più prestigiosi consessi internazionali in un momento di grande turbolenza, Nuova Delhi mostra al mondo di essere pronta a pensare e agire in grande – cosa che da tempo il mondo si attendeva da questo paese.
Si tratta di un punto di svolta tanto per l'ordine mondiale, quanto per l'India. Questo paese si trova sul punto di realizzare qualcosa di straordinario: non essere semplicemente una potenza economica, che è anche una democrazia multiculturale, ma diventare un attore geopolitico capace di essere una guida, e non semplicemente un elemento equilibratore. Le scelte che Nuova Delhi farà nei prossimi anni definiranno il profilo di questa ascesa.