Il nuovo presidente di Cuba si chiama Miguel Díaz-Canel, e non è un membro della famiglia Castro. Con il passaggio di consegne avvenuto il 19 aprile, a Cuba dopo ben sessant’anni volge al termine un’era: quella iniziata con l’ascesa al potere del líder maximo Fidel Castro nel 1959 e continuata nell’ultimo decennio con le prime aperture e riforme intraprese da suo fratello Raúl. Che oggi, ottantaseienne, lascia il potere. Dalla morte di Fidel alla storica distensione con gli Stati Uniti di Barack Obama, passando per le devastazioni dell’uragano Irma, l’isola della rivoluzione del Che, dell’invasione della Baia dei Porci e della crisi dei missili del 1962 torna al centro dell’attenzione mondiale. Cosa succederà ora? Siamo davvero all’inizio di una nuova era? Il regime socialista è pronto a riformarsi? Cosa si prospetta per l’economia, le istituzioni, la società e le relazioni internazionali dell’isola? E cosa cambia per Cuba dopo l’ascesa di Trump?