Dal Sahel al Mozambico: insorgenze jihadiste in Africa subsahariana. | ISPI
Salta al contenuto principale

Form di ricerca

  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED

  • login
  • EN
  • IT
Home
  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED
  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI

  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI
Approfondimento

Dal Sahel al Mozambico: insorgenze jihadiste in Africa subsahariana

Camillo Casola
|
Alessio Iocchi
|
Debora Valentina Malito
08 giugno 2021

Nell’ultimo decennio la presenza di organizzazioni armate di matrice salafita-jihadista in Africa subsahariana si è evoluta in funzione di una graduale proiezione continentale dello Stato Islamico (IS), accanto a una ben radicata presenza di gruppi affiliati ad al-Qa’ida. 

Accanto alla centralità dell’elemento religioso, l’agenda locale dei gruppi armati è spesso preminente nella determinazione delle ragioni all’origine della mobilitazione e degli obiettivi della lotta armata. Quella internazionale, tuttavia, costituisce una dimensione non trascurabile. Le strategie internazionali di controterrorismo assumono, anzi, un peso rilevante, e in molti casi primario, nel dare impulso e aggravare le insorgenze jihadiste: in questo senso, i regimi locali hanno spesso contribuito a connotare le ribellioni locali come espressione di fenomeni di terrorismo jihadista per ottenere dai partner internazionali risorse militari e finanziarie utili al rafforzamento degli apparati securitari e, in ultima istanza, al consolidamento delle élite al potere.

Scarica la pubblicazione

Ti potrebbero interessare anche:

Kenya: Ruto vince le elezioni (fra le polemiche)
Africa sospesa
Kenya’s Elections: Too Close to Call
Giovanni Carbone
Head, ISPI Africa Programme
,
Lucia Ragazzi
ISPI Africa Programme
The Ups and Downs of Kenya’s Evolving Institutions
James D. Long
University of Washington
Kenya’s Election and Economy: A Growth Challenge?
Giovanni Carbone
ISPI and Università degli Studi di Milano
Kenya: Food Insecurity Adds Pressure to the Electoral Campaign
Giorgia Amato
Università Roma Tre

Tags

Africa terrorismo
Versione stampabile

A CURA DI

Camillo Casola
ISPI
Alessio Iocchi
Norwegian Institute of International Affairs (NUPI)
Debora Valentina Malito
Xi’an Jiaotong-Liverpool University

Scarica il PDF

SEGUICI E RICEVI LE NOSTRE NEWS

Iscriviti alla newsletter Scopri ISPI su Telegram

Chi siamo - Lavora con noi - Analisti - Contatti - Ufficio stampa - Privacy

ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) - Palazzo Clerici (Via Clerici 5 - 20121 Milano) - P.IVA IT02141980157