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Il mondo in tasca

Economia, il mondo in panne

12 gennaio 2023

Frenata globale

Guerra in Ucraina, inflazione elevata e aumento dei tassi di interesse: sono le principali cause del brusco rallentamento della crescita globale che, secondo le ultime proiezioni della Banca mondiale, nel 2023 farà segnare un esiguo +1,7%. Il terzo tasso di crescita più basso in quasi trent’anni.

A rallentare maggiormente saranno le economie più avanzate, le cui previsioni per il 2023 sono state riviste al ribasso dell’1,7%. Nel lungo periodo, però, i paesi maggiormente colpiti saranno quelli più indebitati e con meno spazio in bilancio per contrastare la crisi, tanto che alla fine del 2024 le loro economie saranno circa il 6% più piccole rispetto ai livelli previsti prima della pandemia.

Piove sul bagnato

Con il rallentamento dell’economia diminuiscono anche i redditi medi della popolazione. Anche qui, a farne le spese sono soprattutto i Paesi più poveri, dove si stima una riduzione di almeno un punto percentuale rispetto alla media 2010-2019. Un calo che, in un mondo sempre più caro, sta facendo sprofondare milioni di persone sotto la soglia di povertà.

Ma i problemi non finiscono qui. Con l'aumento degli interessi sul debito e sempre meno spazio per fare nuova spesa pubblica, le economie emergenti avranno meno capitali a disposizione per investire in settori critici come istruzione, sanità e infrastrutture. Insomma, la pandemia e la guerra in Ucraina sembrano aver fatto definitivamente crollare le speranze di porre fine alla povertà estrema entro il 2030.

Tutte le strade portano a Pechino?

A complicare ulteriormente il quadro oggi ci si mette anche la rapida riapertura della Cina. Nei prossimi mesi, infatti, gran parte dell’andamento dell’economia globale dipenderà dagli equilibri tra domanda e offerta di beni: un aumento della domanda cinese farebbe ripartire l’economia mondiale, ma al contempo potrebbe provocare un nuovo aumento dei prezzi. Da qui potrebbero arrivare ulteriori rialzi dei tassi d’interesse, che a loro volta deprimerebbero gli investimenti.

E poi inflazione più alta del previsto, ritorno della pandemia, un'escalation del conflitto tra Russia e Ucraina. Sono molti i fattori che potrebbero minare la ripresa economica nel corso del prossimo anno. Riusciremo a scongiurare la seconda recessione mondiale in 13 anni?

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