FOCUS - Cinque anni di Belt and Road: Non solo trade e connettività
A cinque anni dal lancio della Belt and Road Initiative (B&R), il concetto di “piattaforma di cooperazione internazionale aperta e inclusiva” che produce benefici condivisi ai paesi coinvolti è stato oggetto di un’intensa opera di comunicazione politica ufficiale corredato da un sistema esteso di istituzioni preposte alla sua realizzazione. La retorica cinese non si è risparmiata nel sottolineare i benefici potenziali. Tuttavia, mentre la Cina sottolinea sempre solo i successi indiscutibili rappresentati dagli oltre 1000 progetti realizzati o in corso d’opera in oltre 50 paesi di mezzo mondo, in realtà è in corso un ripensamento diffuso in molti dei paesi riceventi.
di Alessia Amighini, Co-Head, ISPI Osservatorio Asia
SICUREZZA - Guo: "Per Pechino tre lezioni dai rapporti con i partner BRI"
Al quinto anniversario dall’avvio della Nuova Via della Seta (BRI – Belt and Road Initiative), per la leadership cinese è giunto il momento di tirare le somme. Sebbene in principio accolta con estremo entusiasmo dai partner stranieri, la Nuova Via della Seta si scontra ora con una serie di sfide per la tutela degli investimenti cinesi in paesi ospitanti.
Intervista a Guo Yongliang del Taihe Institute di Pechino a cura di Giulia Sciorati ISPI Research Assistant
UE-BRI - Controstrategie, memorandum d’intesa e regole da condividere
“Sostenibile, globale e basata sulle regole”. Così dovrebbe essere la connettività secondo l’Unione Europea (UE), che a settembre 2018 ha adottato la sua strategia per collegare l’Asia e l’Europa. Mentre rimane aperta a possibili forme di coordinamento con la Belt and Road Initiative (BRI), la strategia UE lancia velatamente il guanto di sfida a Pechino.
di Lucrezia Poggetti, MERICS Research Associate
Perché OBOR Watch
OBOR Watch fornisce a tutto il sistema paese commenti e analisi sull’avanzamento del progetto "Belt and Road Initiative", noto come la nuova "Via della Seta". In ogni numero, l’attualità, le ripercussioni sul fronte degli scambi, gli aspetti legali e i rischi operativi.
Il dato
ARBITRATI - A Shenzhen e Xi'an i primi due tribunali internazionali
Sulla base di un regolamento datato 1 luglio 2018, la Corte Suprema cinese ha recentemente istituito due Tribunali Commerciali Internazionali (TCI, Guoji Shangshi Fating), rispettivamente collocati a Shenzhen e Xi’an. Se ne prevede la costituzione di un altro, che avrà sede a Pechino. Il 5 dicembre 2018 la Corte Suprema ha inoltre pubblicato le prime regole di procedura a cui i nuovi Tribunali dovranno fare riferimento: ad oggi, tuttavia, diversi punti della disciplina restano incerti.
di Renzo Cavalieri, Università Ca' Foscari; Studio legale Bonelli Erede
FINANZA - Debt for Equity Swap e investimenti cinesi: una relazione pericolosa
Sulla base di stime ufficiali, due anni fa, lo stock complessivo dei cd. corporate NPL detenuti dalle banche cinesi - cioè, i crediti bancari verso imprese, incagliati o addirittura inesigibili - ammontava al 12% del PIL cinese. Una delle soluzioni per favorire il riallineamento degli istituti di credito domestici ai parametri internazionali consiste nella conversione dei crediti non performing in equity delle imprese debitrici (cd. debt-for-equity swap). Ma queste misure rischiano di generare conseguenze, indirette ma non meno rilevanti, sotto il profilo delle politiche d’investimento estero di Pechino dei prossimi anni.
di Davide V. J. Proverbio, Italy Managing Partner, King & Wood Mallesons
La notizia
L' evento
CASPIO - L’accordo sul bacino del Caspio su cui punta Pechino
La Cina guarda con interesse alla convenzione sullo status del bacino del Caspio. Un rafforzamento della cooperazione regionale in tal senso migliorerebbe la posizione economica cinese in alcuni snodi portuali strategici, che hanno già goduto di investimenti per la realizzazione di infrastrutture nell’ambito Belt and Road.
di Fabio Indeo, NATO Defense College Foundation