Geo–economia delle nuove Vie della Seta | ISPI
Salta al contenuto principale

Form di ricerca

  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED

  • login
  • EN
  • IT
Home
  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED
  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI

  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI
OBOR Watch

Geo–economia delle nuove Vie della Seta

14 febbraio 2019

FOCUS - Cinque anni di Belt and Road: Non solo trade e connettività

A cinque anni dal lancio della Belt and Road Initiative (B&R), il concetto di “piattaforma di cooperazione internazionale aperta e inclusiva” che produce benefici condivisi ai paesi coinvolti è stato oggetto di un’intensa opera di comunicazione politica ufficiale corredato da un sistema esteso di istituzioni preposte alla sua realizzazione. La retorica cinese non si è risparmiata nel sottolineare i benefici potenziali. Tuttavia, mentre la Cina sottolinea sempre solo i successi indiscutibili rappresentati dagli oltre 1000 progetti realizzati o in corso d’opera in oltre 50 paesi di mezzo mondo, in realtà è in corso un ripensamento diffuso in molti dei paesi riceventi.

Continua a leggere →

di Alessia Amighini, Co-Head, ISPI Osservatorio Asia

 

SICUREZZA - Guo: "Per Pechino tre lezioni dai rapporti con i partner BRI"

Al quinto anniversario dall’avvio della Nuova Via della Seta (BRI – Belt and Road Initiative), per la leadership cinese è giunto il momento di tirare le somme. Sebbene in principio accolta con estremo entusiasmo dai partner stranieri, la Nuova Via della Seta si scontra ora con una serie di sfide per la tutela degli investimenti cinesi in paesi ospitanti.

Continua a leggere →

Intervista a Guo Yongliang del Taihe Institute di Pechino a cura di Giulia Sciorati ISPI Research Assistant

 

UE-BRI - Controstrategie, memorandum d’intesa e regole da condividere

“Sostenibile, globale e basata sulle regole”. Così dovrebbe essere la connettività secondo l’Unione Europea (UE), che a settembre 2018 ha adottato la sua strategia per collegare l’Asia e l’Europa. Mentre rimane aperta a possibili forme di coordinamento con la Belt and Road Initiative (BRI), la strategia UE lancia velatamente il guanto di sfida a Pechino.

Continua a leggere →

di Lucrezia Poggetti, MERICS Research Associate

 

 

Perché OBOR Watch

OBOR Watch fornisce a tutto il sistema paese commenti e analisi sull’avanzamento del progetto "Belt and Road Initiative", noto come la nuova "Via della Seta". In ogni numero, l’attualità, le ripercussioni sul fronte degli scambi, gli aspetti legali e i rischi operativi.

La mappa

Thumbnail Image 1

Il dato

1000
ed oltre i progetti di investimento conclusi sotto l’egida di Belt & Road, su un totale di otre 3000 investimenti cinesi nel mondo (China Global Investment Tracker). Quasi tutti da parte di SOEs, dato confermato dalle stesse fonti cinesi (SASAC). Principali settori destinatari: energetico, infrastrutture e sviluppo.


ARBITRATI - A Shenzhen e Xi'an i primi due tribunali internazionali 

Sulla base di un regolamento datato 1 luglio 2018, la Corte Suprema cinese ha recentemente istituito due Tribunali Commerciali Internazionali (TCI, Guoji Shangshi Fating), rispettivamente collocati a Shenzhen e Xi’an. Se ne prevede la costituzione di un altro, che avrà sede a Pechino. Il 5 dicembre 2018 la Corte Suprema ha inoltre pubblicato le prime regole di procedura a cui i nuovi Tribunali dovranno fare riferimento: ad oggi, tuttavia, diversi punti della disciplina restano incerti.

Continua a leggere →

di Renzo Cavalieri, Università Ca' Foscari; Studio legale Bonelli Erede


FINANZA - Debt for Equity Swap e investimenti cinesi: una relazione pericolosa

Sulla base di stime ufficiali, due anni fa, lo stock complessivo dei cd. corporate NPL detenuti dalle banche cinesi - cioè, i crediti bancari verso imprese, incagliati o addirittura inesigibili - ammontava al 12% del PIL cinese. Una delle soluzioni per favorire il riallineamento degli istituti di credito domestici ai parametri internazionali consiste nella conversione dei crediti non performing in equity delle imprese debitrici (cd. debt-for-equity swap). Ma queste misure rischiano di generare conseguenze, indirette ma non meno rilevanti, sotto il profilo delle politiche d’investimento estero di Pechino dei prossimi anni. 

Continua a leggere →

di Davide V. J. Proverbio, Italy Managing Partner, King & Wood Mallesons

 

 

La notizia

A Singapore è stato istituito un panel di mediaizone internazionale per risolvere le controversie derivanti da progetti nell'ambito della Belt & Road Initiative.

Il grafico

Thumbnail Image 1

L' evento

2° Belt & Road Forum
Pechino - Aprile 2019
Ci si attende  una valutazione dei cinque anni di progetti B&R, la presentazione di un piano operativo per il prossimo quinquennio, un’analisi delle implicazioni dei progetti per il business e una risposta alle critiche mosse all’iniziativa.

 

CASPIO - L’accordo sul bacino del Caspio su cui punta Pechino

La Cina guarda con interesse alla convenzione sullo status del bacino del Caspio. Un rafforzamento della cooperazione regionale in tal senso migliorerebbe la posizione economica cinese in alcuni snodi portuali strategici, che hanno già goduto di investimenti per la realizzazione di infrastrutture nell’ambito Belt and Road.

Continua a leggere →

di Fabio Indeo, NATO Defense College Foundation

 

Ti potrebbero interessare anche:

From Insurgency to Ministries: Assessing the Taliban’s Year in Power
Antonio Giustozzi
King's College London
Afghan Women and Human Rights under the Taliban Regime
Huma Saeed
Leuven Institute of Criminology
How Should the International Aid Community Engage the Taliban State?
Astri Suhrke
Chr. Michelsen Institute, Norway
,
Arne Strand
Chr. Michelsen Institute, Norway
Lessons from the West’s Long War in Afghanistan
Andrea Carati
University of Milan and ISPI
China in Afghanistan: The Year of Moving Gradually
Raffaello Pantucci
RUSI
Who Opposes the Taliban? Old Politics, Resistance and the Looming Risk of Civil War
Fabrizio Foschini
Afghanistan Analysts Network

Tags

OBOR Asia Cina sviluppo infrastrutture Europa Geoeconomia
Versione stampabile

A cura dell’Osservatorio Geoeconomia dell’ISPI
supervisione scientifica: Alessia Amighini, Co-Head Osservatorio Asia ISPI

Coordinamento editoriale
Sara Cristaldi, Senior Advisor ISPI, Co–Head Osservatorio Geoeconomia

Coordinamento redazionale
Alberto Belladonna, Research Fellow ISPI

SEGUICI E RICEVI LE NOSTRE NEWS

Iscriviti alla newsletter Scopri ISPI su Telegram

Chi siamo - Lavora con noi - Analisti - Contatti - Ufficio stampa - Privacy

ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) - Palazzo Clerici (Via Clerici 5 - 20121 Milano) - P.IVA IT02141980157