La settimana appena trascorsa ha visto la pubblicazione dei dati sulla disoccupazione da parte dell’OCSE. Numeri che segnalano la pericolosità di una seconda ondata per l’occupazione a livello mondiale. In questo incerto contesto, le misure anti-cicliche che i diversi Governi hanno messo in campo hanno prodotto un primo effetto: il rapporto debito/Pil a livello mondiale si appresta a superare la soglia del 100%, insieme all’aumento dei debiti di famiglie e imprese. La pandemia inoltre ha sconvolto le catene globali del valore, non facendo tuttavia invertire il processo di globalizzazione, ma ridisegnandolo secondo nuove modalità. Dal punto di vista sanitario continuano ad aumentare i casi di contagi nel mondo, rendendo sempre più urgente la scoperta di un vaccino: una sfida geopolitica ed economica in cui interessi privatistici si scontrano con la necessità di fornire un accesso universale. In questo numero, inoltre, evidenziamo due settori che potrebbero rilanciare la crescita. Da un lato le infrastrutture, e in particolare le ferrovie, cui il piano Next Generation EU riserverà ingenti finanziamenti. Dall’altro i beni culturali in cui il connubio tra patrimonio storico e produzione artistica contemporanea potrebbe essere un pilastro di un nuovo sviluppo per l'Italia. Da ultimo, un focus sul Giappone : il bilancio dell'economia durante l'era Abe e i possibili scenari all'indomani delle dimissioni del premier del Sol Levante.
Co-Head ISPI Asia Centre