La settimana appena trascorsa ha visto la pubblicazione del Bollettino della BCE. In arrivo da Francoforte dati che sottolineano un quadro economico meno pessimistico, ma che ribadiscono rischi ancora elevati per l’economia dell’Eurozona, prevista in contrazione dell’8% nel 2020 e in ripresa nel 2021, con una stima di crescita del 3,2%. Anche a livello mondiale la panoramica della recessione assume gravità diversa a seconda dell’area, della diffusione dell’epidemia, e delle particolarità della struttura economica dei singoli Paesi. Un elemento accomuna però la risposta alla pandemia della quasi totalità degli Stati: l’adozione di pacchetti fiscali di stimolo, che potrebbero contribuire a determinare una consistente ripresa nel 2021. La crescita che verrà sarà diversa e probabilmente più sostenibile, e in questo senso un ruolo centrale sarà giocato dall’idrogeno e dalle reti 5G, queste ultime potenzialmente vulnerabili dato il loro importante valore strategico. Di tutto ciò si parla in questo nuovo numero di ISPI Global Watch, dedicato alla Geoeconomia del coronavirus. In aggiunta, uno speciale sulla corsa alla Casa Bianca 2020, con focus sulla politica estera dell’Amministrazione Trump e, in particolare, il rapporto con l’Europa. Nel frattempo, tra i Paesi del Sud-Est asiatico, il Vietnam sembra essere quello che ha retto meglio alla crisi, anche grazie alla stretta integrazione economica con la Cina; ma ulteriori benefici per l’economia di Hanoi potrebbero derivare dall’accordo di libero scambio con l’UE, da poco entrato in vigore. Infine, l’Italia: è fondamentale investire le risorse disponibili nell’ammodernamento del sistema infrastrutturale italiano, per ridurre i gap esistenti e renderlo più competitivo e sostenibile. Questa volta non si può perdere il treno.
ISPI