La settimana appena trascorsa ha visto una nuova preoccupante crescita di contagi di coronavirus in tutto il mondo, Europa compresa. Una situazione che prefigura quella seconda ondata ipotizzata da virologi e medici e che varie istituzioni economiche hanno inserito nelle loro previsioni per l'economia mondiale: la crescita esponenziale dei contagi - con eventuali nuovi lockdown o chiusure localizzate - potrebbe determinare ulteriori stime al ribasso . In questo quadro complesso – in cui anche il Presidente Trump e la moglie Melania sono risultati positivi al Covid - arrivano i dati sulla disoccupazione USA, che sostanzialmente indicano una situazione di stabilità (8,2% a settembre rispetto all’8,4% di agosto). Per contrastare gli effetti avversi della pandemia il coordinamento tra le Banche centrali e tra queste e i Governi è essenziale per garantire che gli squilibri macro prodotti dalla pandemia non determinino conseguenze ancor più gravi per la ripresa globale. Di tutto ciò si parla in questo nuovo numero di ISPI Global Watch, dedicato alla Geoeconomia del coronavirus. In aggiunta, un focus dedicato alle prospettive economiche dell’Africa spiega perché proprio questo continente potrebbe essere parte della soluzione alla crisi. Nella sfida globale in corso, continua lo scontro sulle reti 5G, con Huawei e gli altri giganti cinesi del settore sempre nel mirino per i possibili rischi di sicurezza delle reti installate oltre frontiera, come ribadito dal viaggio del Segretario di Stato americano Pompeo in Europa. Nel mondo inoltre fatica a riprendersi il turismo, che sembra anche non essere in grado di approfittare della pandemia per andare verso una maggiore sostenibilità. In Asia intanto l’India si trova ad affrontare due emergenze: la sanitaria ed economica che ha colpito duramente il subcontinente e le crescenti tensioni al confine con la Cina, che potrebbero deaterminare nuovi scontri nella regione. Al contrario, in Medio Oriente, gli Emirati Arabi Uniti continuano a crescere in modo sostenuto, attraverso una transizione dall’oil a nuove forme di industrializzazione avanzate, preparandosi ad essere protagonisti del mondo post-pandemia.
Vice-presidente ISPI