La settimana appena trascorsa ha visto l’insediamento in Italia del Governo di Mario Draghi, che ha chiarito la vocazione fortemente europeista e atlantista del suo Esecutivo. A livello internazionale è stata nominata alla guida del WTO Ngozi Okonjo-Iweala, prima donna e prima africana a guidare l’Organizzazione Mondiale del Commercio. Il prezzo del petrolio sale fino a 60 dollari al barile, ma la sua quotazione è da tempo strutturalmente instabile, sullo sfondo di una transizione green di cui ancora non si comprendono chiaramente i tempi di realizzazione. L’aumento degli scambi “digitali” pone molte questioni da affrontare a livello internazionale, e il G20 sarà inevitabilmente chiamato a prendere posizione in proposito. Le infrastrutture (soprattutto quelle sostenibili) saranno sempre più centrali nella ripresa post-Covid, con riflessi geopolitici sempre più rilevanti. Di tutto ciò si parla in questo nuovo numero di ISPI Global Watch, dedicato alla Geoeconomia del coronavirus. Ma c'è di più. Uno sguardo alla sfida economica del Golfo, dove l’Arabia Saudita impone, dal 2024, che tutte le aziende che vorranno fare affari con il Governo saudita dovranno avere la sede MENA nel Paese: un sfida competitiva ai vicini emiratini. Israele, intanto, è divenuto esportatore netto di gas grazie alle continue scoperte di nuovi giacimenti di gas naturale: un game changer che sta rivoluzionando le relazioni del Paese con i vicini. Infine lo Yemen, martoriato da un conflitto continuo, e in cui la politica sembra aver abdicato al suo ruolo di guida: quale futuro per un Paese sempre più strategico?
Università di Torino