La settimana appena trascorsa ha visto l’Europa andare in fibrillazione per i dubbi sulla presunta affidabilità del vaccino anti-Covid prodotto da AstraZeneca. I continui stop and go – non solo in Italia - della campagna vaccinale (che, come mostra il nostro DataVirus di questa settimana, non sta andando rapidamente come si sperava) contribuiscono ad aumentare l’incertezza e dunque anche a indebolire i presupposti per una ripresa economica robusta e duratura. L’economia mondiale, per riprendersi pienamente dallo shock causato dalla pandemia, non potrà prescindere dall’export. Il commercio internazionale è uno dei principali driver per la crescita: è anche per questo che il Regno Unito fatica a ripartire, avendo subito un tracollo delle esportazioni verso l’Unione Europea a inizio 2021. E gli Stati Uniti di Biden sanno bene che la globalizzazione economica va tutelata: il “bazooka fiscale” varato la scorsa settimana avrà – nelle intenzioni di Washington – un impatto positivo indiretto anche sulle altre principali economie del mondo. In parallelo, la nuova Amministrazione USA sta cercando di rafforzare la propria presenza e influenza in Asia, ovviamente in funzione anti-cinese. Si parla di tutto questo nell’ISPI Global Watch dedicato alla Geoeconomia del coronavirus di questa settimana. Con uno sguardo sempre rivolto ai principali trend, come l’innovazione tecnologica: l’UE ha svelato di recente la propria “Bussola per il Digitale”, che indica una chiara direzione verso il futuro e che prevede anche lo sviluppo di un’industria europea dei semiconduttori (quali possibili conseguenze sui rapporti di forza internazionali?). Riflettori puntati anche sui porti, infrastrutture sempre più importanti nel mondo interconnesso delle supply chains: quelli italiani necessitano però di riorganizzazione ed efficientamento per aiutare la nostra economia a tornare competitiva. Altri Paesi, invece, hanno bisogno di una ricostruzione totale dopo anni di guerra civile: è il caso della Siria, la cui ripresa dopo dieci anni è strategica per la stabilizzazione politica ed economica dell’area mediterranea e medio-orientale.
ISPI