Tradizionalmente le grandi questioni di politica internazionale sono trattate superficialmente nella campagna elettorale dei candidati alla presidenza Usa e questo a maggior ragione in tempo di grave crisi economica. Già dalle dichiarazioni di Barack Obama negli ultimi mesi, tuttavia, ci si può ragionevolmente aspettare che il neo presidente darà maggior rilievo ad alcuni elementi del diritto internazionale che sono apparsi largamente trascurati dalla presidenza di George W. Bush: in primis le questioni legate a Guantanamo, alla tortura e ai prigionieri di guerra e poi la “responsibility to protect”. Interessanti sono in particolare le dichiarazioni di Obama comparate con quelle del futuro segretario di stato e del vice presidente, tutte accomunate da una severa critica alla politica del presidente Bush in materia.