La progressiva ascesa di importanza di potenze regionali nel mondo di oggi costituisce la conseguenza diretta della fine del bipolarismo ma anche della crescente globalizzazione di alcuni grandi elementi propulsivi della società contemporanea, come la finanza o l’innovazione tecnologica. Essa costituisce uno dei mutamenti più significativi del sistema internazionale del ventunesimo secolo anche perché affianca, e per certi versi corregge, la superiorità politica degli Stati Uniti a livello internazionale attraverso la crescita di peso e di importanza dei contesti regionali, in cui alcuni paesi fungono da pivot. La tendenza al graduale spostamento dei centri nevralgici della politica e soprattutto dell’economia internazionale verso la dimensione regionale, se consolidata, è destinata ad avere importanti implicazioni nel contesto internazionale, soprattutto in termini di redistribuzione del potere e del prestigio a livello tanto globale che regionale e nel rapporto reciproco tra queste due dimensioni.
Il gioco tra dinamiche globali e dinamiche regionali, che caratterizza il sistema internazionale dell’ultimo decennio, porta a interrogarsi non solo sul modo in cui gli stati- guida agiscono all’interno dei loro sistemi regionali di riferimento, cioè se svolgono o no un ruolo di stabilizzatore, ma anche sul modo di porgersi nei confronti degli altri paesi della regione in termini di mantenimento oppure di ridefinizione a loro favore degli equilibri regionali.
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