Il 2018 è stato un anno intenso per la politica internazionale. Il mondo ha assistito all’inizio di una guerra commerciale; al ritiro – reale o minacciato – degli Stati Uniti da accordi, teatri di crisi e consessi multilaterali in cui erano considerati un punto di riferimento; all’allargarsi di linee di faglia che per qualche tempo si erano credute ricomponibili: dalla frattura tra Russia e Occidente a quella tra Europa e Regno Unito. Ma il 2018 è stato anche un anno di cambiamenti inaspettati che hanno dato adito a speranze, trainate soprattutto dalla distensione di crisi “locali” dai risvolti inequivocabilmente globali: dai primi segnali di disgelo tra le due Coree, alla storica pace tra Etiopia ed Eritrea, al primo successo negoziale per lo Yemen.
Cosa ci aspetta nel 2019? A questo interrogativo, l’ISPI ha voluto anche quest’anno dedicare un Dossier speciale sviluppato in dieci domande e dieci focus su trend, paesi, elezioni, crisi, conflitti, leader e innovazioni chiave del “Mondo che verrà”. Le risposte sono affidate alle valutazioni di voci autorevoli dall’Italia e dall’estero, per orientarci nei principali temi e interrogativi che ci accompagneranno nel corso dell’anno che comincia.
Il commento del Direttore Paolo Magri