L’attacco terroristico dell’11 dicembre a Strasburgo ha riportato l’attenzione sull’estremismo jihadista, dopo un periodo di relativa quiete. Nonostante la riduzione nel numero di attacchi portati a termine in Occidente e la ritirata dello Stato Islamico in Siria e in Iraq, la minaccia jihadista è ancora seria. In Europa rimangono migliaia di simpatizzanti, attivi on-line, all’interno di gruppi e network e anche in carcere. L’Italia presenta livelli di radicalizzazione inferiori rispetto a quelli di altri Paesi occidentali secondo vari indicatori, ma l’attenzione rimane elevata anche nel nostro Paese. Come si organizza la comunicazione on-line tra simpatizzanti jihadisti? Quale ruolo giocano le donne? Esistono specificità territoriali all’interno dei vari Paesi? Come stanno rispondendo le autorità?