Nel 2004 cinque paesi membri dell’Unione europea (Italia, Francia, Spagna, Paesi Bassi e Portogallo) hanno dato vita alla Forza di gendarmeria europea, una struttura di cooperazione rafforzata tra le forze di polizia a statuto militare da impiegare nelle operazioni di crisis management nell’ambito della Politica europea di sicurezza e difesa.
Oltre alla potenziale adesione degli altri paesi membri dell’Ue, i paesi candidati Ue dotati di forze di polizia militari possono ottenere lo status di osservatore in seno a Egf che consente di prendere parte sia alle esercitazioni che alle missioni di Egf. Tra i candidati a tale status vi è la Turchia.
L’articolo evidenzia alcuni argomenti di carattere strategico-militare a favore del conferimento alla Gendarmeria turca dello status di osservatore in Egf, segnalando al tempo stesso alcune criticità. In particolare si prendono in considerazione le caratteristiche della Gendarmeria turca, il ruolo della Turchia quale membro della Nato, la sua posizione geostrategica, ed infine l’importanza che la Turchia oggi riveste sul piano della sicurezza energetica.