Abstract
Nel corso degli ultimi mesi, il ripetersi di continui episodi di violenza tra Israele, Cisgiordania e Gaza rischia di oltrepassare i limiti della tragica cronaca del conflitto per sprofondare in un baratro molto più profondo di quello che la continua evocazione dell’inizio di una nuova intifada può sembrare anticipare, per quanto questa parola desti i ricordi ancora scioccanti e traumatizzanti delle sollevazioni popolari del 1987 e del 2000. Tale situazione non è solo il risultato degli insuccessi di un processo di pace che continua ad arenarsi, ma è anche la più tragica conseguenza di scelte politiche sempre più autoreferenziali che esasperano frustrazioni, insoddisfazioni e conflittualità, e che paiono ignorare il rischio di poter essere pericolosamente superate dagli eventi e da una realtà che sembra ormai evolvere indipendentemente.
Paolo Maggiolini, ISPI Research Fellow, Political and Social Transformations in the Arab World (Arab-Trans)