FOCUS - Tra Asia ed Europa: l’Iran gioca la carta infrastrutture
Spinto dall’incertezza circa il futuro dell’accordo sul nucleare e le relazioni con l’Europa, l’Iran guarda a Est. Già lo scorso febbraio, la Guida suprema Ali Khamenei in un discorso pubblico aveva dichiarato che l’Iran avrebbe privilegiato l’Est all’Ovest, e in particolare le relazioni con Cina e Russia. Obiettivo dell’ayatollah era senza dubbio segnalare all’Europa che l’Iran non è disposto ad aspettare per sempre che Bruxelles risolva la propria “relazione complicata” con Washington riguardo il futuro dell’accordo nucleare e delle sanzioni. Khamenei voleva insomma spronare gli europei a trovare il coraggio di perseguire una linea autonoma in politica estera e di impegnarsi a esercitare pressione sugli Usa affinché questi rimangano parte dell’accordo. Continua a leggere →
di Annalisa Perteghella
NUOVE SANZIONI - Europa al lavoro per frenare Trump
Prosegue la corsa contro il tempo dei paesi europei EU3 (Francia, Germania, Regno Unito) per cercare di salvare l’accordo sul nucleare prima della scadenza del prossimo 12 maggio. Entro quella data, infatti, il presidente Usa Donald Trump dovrà decidere se rinnovare o meno le esenzioni alle sanzioni secondarie che erano state approvate in seguito alla firma dell’accordo sul nucleare (Joint Comprehensive Plan of Action, JCPOA). In occasione dell’ultimo rinnovo delle esenzioni, lo scorso ottobre, Trump aveva annunciato l’adozione di una nuova strategia verso l’Iran e lanciato un ultimatum agli europei, invitandoli a trovare il modo di rinegoziare alcune questioni dell’accordo che il presidente Usa non ritiene conformi all’interesse nazionale statunitense, pena il non rinnovo delle esenzioni. Dal momento che la reintroduzione delle sanzioni secondarie andrebbe a colpire i soggetti non-US, dunque anche le aziende europee, gli EU3 si sono mossi in questi mesi per cercare di trovare una soluzione che possa soddisfare le richieste di Trump, portandolo a rinnovare le esenzioni, senza mettere a rischio la tenuta dell’accordo. In particolare, Francia, Germania e Regno Unito hanno preparato una bozza di nuove sanzioni che andrebbero a colpire specifici soggetti iraniani coinvolti nel programma di sviluppo missilistico. Tale bozza però, che deve essere approvata da tutti i membri UE all’unanimità, ha incontrato finora le resistenze di alcuni paesi – in prima linea l’Italia – preoccupati dal fatto che l’adozione di nuove sanzioni, seppur non legate al nucleare, possa mettere in pericolo la tenuta dell’accordo stesso. Al contempo, è in corso un impegno personale da parte del presidente francese Emmanuel Macron e della cancelliera tedesca Angela Merkel per cercare di convincere Trump a rimanere parte dell’accordo. Mentre la visita di Merkel è in corso in queste ore, Macron, ricevuto a Washington in visita di stato il 23-25 aprile, ha invitato Trump a considerare l’ipotesi di un nuovo accordo con Teheran che ampli il JCPOA comprendendo anche la questione della durata dell’accordo, le attività militari regionali di Teheran, e il suo programma missilistico. Non è chiaro però se questo sarà abbastanza per convincere Trump, né se l’Iran sia pronto ad accettare di entrare in nuove negoziazioni nel momento in cui gli Usa continuano a mettere in discussione un accordo al quale Teheran sta adempiendo – come rilevato da report periodici dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
Perché Iran Watch
Con Iran Watch ISPI offre alle imprese interessate al mercato iraniano un focus continuo sulle riforme e le occasioni di business nel paese, monitorando in particolare lo stato di implementazione del Jcpoa e l’evoluzione degli scenari geopolitici che potrebbero condizionare l’accordo.
Il personaggio
Il ministero dei Trasporti iraniano scommette su di lei per rilanciare la flotta aerea. Sharafbafi, 44 anni, ha un PhD in ingegneria aerospaziale ed è stata in precedenza membro del board di IranAir.
VALUTA - Contro il crollo del Rial unificazione del cambio
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L'appuntamento
La IV edizione di uno dei principali eventi del settore del petrolio e dell’energia si terrà a Teheran dal 16 al 18 ottobre 2018. Informazioni qui.