Martedì 8 maggio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che gli Usa usciranno dall’accordo sul nucleare iraniano (JCPOA). A nulla sono valsi i tentativi di buona parte parte della comunità internazionale, inclusa l’Europa, di convincere Trump a continuare l’implementazione dell’intesa. Il presidente statunitense accusa gli alleati europei di non aver corretto i difetti dell"Iran deal" che lui stesso aveva denunciato lo scorso gennaio. Mogherini ha immediatamente risposto, assicurando che "L’Unione Europea prenderà provvedimenti per proteggere gli investimenti economici e gli interessi di sicurezza". È questa la fine dell’accordo sul nucleare? Quale impatto avrà la decisione di Trump sulle relazioni transatlantiche? Quali conseguenze per l’Iran? E cosa può fare l’Europa?
Pubblicazioni:
- Focus - Usa-Iran (e Israele): scenari di una crisi
- Focus - Usa-Iran (e Ue): i perché di una crisi
- Ispi Watch - Iran: il gigante in marcia tra Europa e Asia
- Pubblicazioni per il Parlamento e MAECI - Focus Mediterraneo Allargato n.7
IRAN, TRUMP ROMPE L’ACCORDO
di Paolo Magri, Direttore e Vice-Presidente esecutivo ISPI
USA FUORI DALL’ACCORDO: I TRE MOTIVI DEL NO DI TRUMP
di Sergio Romano, editorialista Corriere della Sera
ACCORDO SUL NUCLEARE IRANIANO: L’ORA DEL REALISMO
Con ogni probabilità ci saranno dei riflessi negativi in Europa. Sappiamo che per esempio lo stesso Alto Rappresentante per la Politica Estera Europea ha sinora mantenuto un atteggiamento abbastanza “conservatore” sugli attuali accordi con l’Iran. Tuttavia non credo che la decisione di Trump porterà a una rottura dei rapporti tra Europa e Stati Uniti. Anche perché l’Iran è un tema importante, ma non è un tema centrale nei rapporti transatlantici. Leggi tutto →
di Alessandro Minuto Rizzo, NATO Defense College Foundation
ORA L’EUROPA DEVE RILANCIARE
di Gianluca Pastori, Associate Research Fellow ISPI
L’ESCALATION ANTI-IRAN COINVOLGE ANCHE NOI
La premessa è questa: i primi a non rispettare l’intesa sul nucleare iraniano del 2015 sono stati proprio gli Stati Uniti, che hanno continuato a imporre sanzioni secondarie alle banche europee e occidentali che erogavano crediti all’Iran. Gli Usa hanno impedito che in Iran affluissero i capitali attesi dal governo del moderato Hassan Rouhani. Tanto è vero che le multinazionali europee che lavorano con l’Iran e in Iran, come scrive il Wall Street Journal, da tempo si sono preparate al peggio. Leggi tutto →
di Alberto Negri, Senior Advisor ISPI
PER L’EUROPA È ARRIVATO IL MOMENTO DI SCEGLIERE
di Annalisa Perteghella, Research Fellow, Iran Desk ISPI
Infografica
di Tiziana Corda, Research Assistant ISPI