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Il mondo in tasca

Crisi del gas: più illusioni che certezze

25 ottobre 2022

Meeting burnout

Quarto incontro straordinario da settembre dei Ministri dell'energia dell'Unione Europea. Ma ancora nessun accordo su un possibile tetto al prezzo del gas che quindi vedrà la luce non prima del 18 novembre, in occasione di un nuovo summit tra i ministri dei 27. Sempre che non passi la linea tedesca, che vorrebbe sottoporre un eventuale accordo sul tema al vaglio del Consiglio europeo, dove le decisioni vanno prese all’unanimità.

Insomma, tempistiche ancora lunghe. E non potrebbe essere altrimenti ora che si discute (e ci si divide) sui meccanismi specifici per frenare i prezzi del gas e dell’elettricità. Che hanno costi e vantaggi diversi per ogni Stato membro.

Ma quanto mi costi?

ha condiviso un documento in cui sottolinea le (tante) sfide legate all’introduzione di un tetto al prezzo del gas per produrre elettricità. Primo effetto collaterale: farebbe aumentare la domanda di gas dell’Unione fino a 9 miliardi di metri cubi. Non proprio in linea con l’obiettivo comunitario di ridurre i consumi di 45 miliardi di metri cubi entro fine 2022.

C’è poi il capitolo costi. Risibili per quei Paesi come la Francia (guarda caso tra i suoi principali sostenitori) che fanno poco ricorso al gas per produrre elettricità. Ma ingenti per tutti gli altri (Italia in primis). In Romania il tetto fissato a novembre 2021, e simile a quello ora discusso in Ue, fa acqua da tutte le parti: costi triplicati rispetto alle attese e governo incapace di garantire i pagamenti.

Quota 100

Nonostante le trattative europee ad oltranza, i prezzi del gas sono scesi sotto la soglia psicologica dei 100 euro/MWh. Un calo del 70% rispetto al picco di agosto, motivato da temperature tra i 4-8 gradi sopra la media stagionale. I termosifoni restano così spenti e la domanda di gas bassa. Visto che gli stoccaggi UE sono praticamente pieni (94% di riempimento a ieri).

Paradossalmente, al momento arriva più gas di quello che si può usare. Come dimostra la coda di 35 navi GNL al largo del Mediterraneo in attesa di destinazione. E un prezzo orario ieri sottozero sul TTF olandese: c’era chi pagava pur di liberarsi del gas a disposizione.

Ma non durerà a lungo: il gas in consegna da dicembre in poi è scambiato sopra i 140 euro/MWh. Arriverà prima il freddo o un accordo tra gli Stati europei?

 

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