Ghosting geopolitico
Summit G20 e COP26 senza Putin e Xi Jinping. Questo lo scenario che sta emergendo in queste ore tra conferme e indiscrezioni. L’assenza del presidente russo a Roma e Glasgow è dovuta secondo il Cremlino al nuovo picco di contagi in Russia. E anche la diplomazia cinese ha giustificato la non partecipazione fisica di Xi alludendo a misure di sicurezza nel quadro della pandemia.
Sarà, ma c’era da aspettarselo: da inizio pandemia Putin ha viaggiato all’estero solo una volta, mentre sono passati 637 giorni dall’ultimo viaggio internazionale di Xi. Tuttavia, vista l’importanza dei due vertici per rilanciare multilateralismo e lotta al cambiamento climatico, la sola (neanche sicura) partecipazione virtuale dei due leader fa rumore.
Clima rovente
Secondo gli organizzatori della COP26 saranno oltre 100 i leader politici presenti. Ma a leggere bene la lista dei partecipanti, alle defezioni di Russia e Cina potrebbero aggiungersi quelle del presidente indiano Modi e di Bolsonaro. Così mancherebbero i leader di 3 dei 5 principali emettitori mondiali di gas serra e il presidente ritenuto responsabile della deforestazione dell’Amazzonia.
Parte dunque in salita la strada per un accordo su nuovi impegni vincolanti di riduzione delle emissioni entro il 2030. Senza accordo, le emissioni diminuirebbero solo del 16% rispetto al 45% necessario per raggiungere gli obiettivi di Parigi, e il pianeta si riscalderebbe di 2,7°C invece dei soli 1,5°C auspicati.
Il nemico del mio nemico…
Il moltiplicarsi dei summit multilaterali a cui Putin e Xi non hanno fisicamente partecipato dà nuova enfasi al rapporto deteriorato di Mosca e Pechino con il “fronte” occidentale, ma anche a quello che sembra un progressivo rafforzamento del loro legame.
All’assenza alla riunione speciale del G20 sull’Afghanistan è corrisposto il Moscow Format di due giorni fa, in cui Mosca e Pechino (più altri 7 paesi della regione) concordano linee comuni sulla crisi afghana. Ad agosto, i due paesi hanno tenuto esercitazioni militari combinate, alcune chiaramente destinate a simulare il combattimento contro Usa e alleati. Biden si diceva pronto a litigare su tutto con Cina e Russia pur di trovare un accordo sulla CO2. Rischia però di trovarsi senza accordo e con più litigate.