Per la prima volta l’Italia assume la presidenza del G20: “Persone, Pianeta e Prosperità” sono i tre pilastri sui quali il nostro paese intende fondare la propria guida del forum. Una sfida a cui anche l'ISPI partecipa come National Coordinator/Chair del Think20, organismo ufficiale che raccoglie i principali think tank e centri di ricerca di tutto il mondo.
Entra nel vivo, con l’arrivo del 2021, la presidenza italiana del G20, il forum che riunisce i capi di stato e di governo delle 19 prime economie al mondo, più l’Unione europea. Una presidenza articolata intorno alla formula delle tre P: ‘Persone, Pianeta e Prosperità’ e che culminerà nel Vertice in programma a Roma il 30 e 31 ottobre. La Presidenza italiana e la Commissione europea ospiteranno inoltre il G20 Global Health Summit, previsto a Roma il 21 maggio, con l’obiettivo dichiarato di affrontare le sfide connesse all’emergenza sanitaria. Nei mesi scorsi le principali economie del mondo hanno contribuito a contrastare la pandemia con oltre 21 miliardi di dollari e iniettando 11mila miliardi di dollari complessivi per contenere la recessione globale. Non dobbiamo dimenticare che i Paesi del G20 costituiscono il 60% della popolazione mondiale, l’80% del Pil globale e il 75% degli scambi internazionali. E oggi, con una pandemia globale ancora in corso, l’Italia avrà il compito di far sedere le maggiori economie del mondo attorno a un tavolo per cercare di dare risposte coordinate e concrete a tutte le sfide comuni, che rischiano di passare in secondo piano.
Un’occasione preziosa?
“Nel momento in cui, a livello mondiale, si sta riscrivendo l'agenda delle priorità, si modificano le strategie di sviluppo ed emergono nuove leadership, dobbiamo agire da protagonisti nella comunità internazionale. In questa prospettiva sarà molto importante, nel prossimo anno, il G20, che l'Italia presiede per la prima volta: un'occasione preziosa per affrontare le grandi sfide globali e un'opportunità per rafforzare il prestigio del nostro paese”. Il presidente Sergio Mattarella lo ha ribadito nel suo discorso di fine anno: l’Italia si ritrova alla guida del Forum internazionale in un momento cruciale per le sorti globali. La ripresa economica dopo la crisi innescata dalla pandemia, la sfida ambientale, la competizione con la Cina e un presidente americano appena insediato con una visione che sembra diametralmente opposta al suo predecessore. Per il nostro paese lo sforzo principale sarà quello di guardare al di là del momento attuale e tentare di governare le rivoluzioni connesse alla ripresa: la digitalizzazione, i cambiamenti climatici, il ripensamento delle supply chain, la (parziale) cancellazione del debito dei paesi più poveri dell’Africa e di altre regioni in via di sviluppo.
Cosa sono gli Engagement groups?
In un’ottica di inclusione e partecipazione allargata, il G20 è stato arricchito nel corso degli anni con il coinvolgimento di attori della società civile riuniti nei cosiddetti “Engagement Groups”, che possono fornire raccomandazioni di policy in vista del vertice G20. Tra questi, quelli che raggruppano il mondo delle imprese (B20), i giovani (Y20), i rappresentanti del mondo del lavoro (L20), delle donne (W20). Infine, il Think20 (T20), che raccoglie i principali think tank e centri di ricerca di tutto il mondo, di cui quest’anno l’ISPI sarà National Coordinator e Chair. Una vera a propria "banca delle idee" che mira a fornire raccomandazioni politiche basate sulla ricerca ai leader del G20. “Il T20 Italia – si legge nel sito dedicato - si sforza di essere inclusivo, digitale e orientato alle politiche al fine di coinvolgere meglio la comunità della ricerca, i responsabili politici e il pubblico in generale nel contesto della presidenza italiana del G20”.
Un mondo diverso?
Quello del G20 che si ritroverà a Roma in autunno sarà, per forza di cose, un mondo diverso. La pandemia ha causato danni profondi, compromettendo i sistemi sanitari e alimentando le disuguaglianze e aggiungendosi ad altre grandi sfide dei nostri tempi, dai cambiamenti climatici all’aumento degli indici di povertà. Al tempo stesso ha impartito a tutti una lezione essenziale: in un mondo sempre più interconnesso, i problemi locali possono rapidamente trasformarsi in sfide globali. Non si può quindi prescindere da soluzioni comuni, che ci consentano davvero di ricostruire meglio, adottando tecnologie e strumenti innovativi per assicurare una crescita più verde e resiliente. Proprio per questo, è obiettivo prioritario dalla presidenza dell’Italia
“assicurare una rapida risposta internazionale alla pandemia – che garantisca un accesso equo e universale a diagnosi, terapie e vaccini – e per rafforzare la resilienza globale alle crisi sanitarie del futuro”. Per guardare oltre la crisi, bisogna inoltre assicurare una ripresa veloce, incentrata sulle necessità delle persone. Ciò implica un’attenzione particolare alla tutela dei soggetti e dei paesi più vulnerabili, all’empowerment femminile, al ruolo dei giovani. Sarà cruciale creare le condizioni per un rilancio ambizioso, efficace e sostenibile, fondato anche su un migliore impiego delle energie rinnovabili e un chiaro impegno alla protezione climatica e dell’ambiente. Solo in questo modo, il G20 riuscirà davvero a vincere la sua sfida: fare del rilancio globale un’opportunità per tutti, senza lasciare nessuno indietro.
Il Commento
Di Giampiero Massolo, Presidente ISPI – dal Dossier annuale ISPI “Il mondo che verrà: 10 domande per il 2021”
l’Italia potrà investire sul suo riconosciuto status di potenza di dialogo e di equilibrio. Vale la pena quindi di provare ad essere ambiziosi, pur se appare opportuno evitare inutili velleitarismi. Nel metodo, promuovere il dialogo non vuol dire essere amici di tutti ad ogni costo. […] Nel merito, la nostra credibilità sarà legata anche alla capacità di difendere di quei valori occidentali ai quali la nostra politica estera e il nostro stesso interesse nazionale sono intimamente legati. Questi trovano ampio ed opportuno riflesso nei temi al centro della nostra agenda, riassunti nelle tre direttrici “people, planet e prosperity”. Avremo così l’occasione di ingaggiare i nostri partner su sfide decisive quali il clima, il digitale, il debito dei paesi in via di sviluppo promuovendo un approccio pragmatico ed orientato al risultato.
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A cura della redazione di ISPI Online Publications (Responsabile Daily Focus: Alessia De Luca, ISPI Advisor for Online Publications)