Negli ultimi mesi la questione del jihadismo globale e le sue dinamiche sul nostro territorio sono tornate al centro del discorso nazionale con un’intensità paragonabile ai mesi successivi agli attacchi dell’11 settembre 2001. L’avanzata dello Stato Islamico in Siria e Iraq, con il suo corollario di stragi e brutalità medievali, pare essersi estesa ora alla Libia, portando la minaccia pericolosamente vicina alle nostre coste. Al tempo stesso le autorità monitorano una scena jihadista autoctona ancora di dimensioni ridotte rispetto ad altri paesi europei, ma che comunque ha prodotto decine di foreign fighters e centinaia di simpatizzanti del jihad attenzionati come potenzialmente pericolosi. Cosa fare davanti a questa crescente minaccia? L’Italia non è impreparata e possiede un’esperienza, conoscenze tecniche, personale e una struttura legislativa adeguata. Ma è chiaro che la nuova minaccia impone dei cambiamenti. Il presente volume si pone come inizio di un dialogo costruttivo sulla materia. Sei tra i più noti esperti italiani in materia analizzano varie criticità del sistema antiterrorismo italiano, dagli aspetti operativi alla necessità d'introdurre politiche di de-radicalizzazione in linea con gli altri paesi europei, fornendo spunti importanti per un dibattito che ci accompagnerà negli anni a venire.
INDICE
INTRODUZIONE, Paolo Magri
PARTE I - Le misure repressive
1. L'evoluzione della minaccia, dall'estero all'Italia, Bruno Megale
2. Strumenti di legge/1: le esperienze della magistratura, Leonardo Lesti
3. Strumenti di legge/2: nuove proposte. Serve una magistratura specializzata? Stefano Dambruoso
PARTE II - Verso una politica di de-radicalizzazione
4. L'introduzione di misure di de-radicalizzazionein Italia: note preliminari, Lorenzo Vidino
5. Chi sono i radicali islamici in casa nostra: un profilo psicologico, Marco Cannavicci
6. Il ruolo delle comunità islamiche, Yahya Pallavicini
CONCLUSIONI, Lorenzo Vidino
APPENDICE
Intervista con il Ministro degli Interni, Angelino Alfano, a cura di Lorenzo Vidino
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