Monitoraggio della sicurezza energetica italiana ed europea, n.29 | ISPI
Salta al contenuto principale

Form di ricerca

  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED

  • login
  • EN
  • IT
Home
  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED
  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI

  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI
Pubblicazioni per il Parlamento e il Ministero degli Affari Esteri

Monitoraggio della sicurezza energetica italiana ed europea, n.29

Filippo Clô
|
Chiara Proietti Silvestri
|
Aldo Liga
|
Carlo Frappi
15 maggio 2017

Executive Summary

Il nuovo anno è iniziato alla duplice e ambivalente insegna della stabilità e dell’instabilità. Da una parte, i prezzi del petrolio. Il 10 dicembre è stato raggiunto lo storico accordo tra paesi membri dell’Opec e paesi produttori di greggio esterni all’Organizzazione (di seguito Accordo Opec-nonOpec) volto a ridurre le loro produzioni di greggio così da velocizzare il riassorbimento dell’eccesso di offerta – tutt’ora presente sui mercati per quanto in via di riduzione – e, con esso, stabilizzare le quotazioni del petrolio su livelli adeguati sia per produttori che consumatori e, quindi, non dannosi per l’economia globale. Una vera e propria svolta verso la stabilità, non solo per i prezzi del greggio, ma anche e soprattutto per la rinata volontà e, per ora, capacità dei paesi produttori – in particolare Arabia Saudita e Russia e in minore misura l’Iran – di collaborare nonostante le reciproche diffidenze, le rivalità e i diversi fronti aperti sullo scacchiere geopolitico. Indicativa la tregua tra le due principali potenze del Golfo, con l’Arabia Saudita che ha autorizzato il pellegrinaggio a La Mecca dei cittadini iraniani, segno della volontà di smorzare momentaneamente i toni del conflitto religioso tra le parti.

Ti potrebbero interessare anche:

Arriva l'ora del Greenshoring?
Andrea Noris
Marazzi&Associati
,
Francesca Sanguineti
UNIPV - Oss. Re-Value Chains
Energia UE: cinque scomode verità
Massimo Lombardini
ISPI
Alla canna del gas
Matteo Villa
ISPI
,
Chiara Gesmundo
ISPI
Global Watch: Speciale Geoeconomia n.110
Una Nato 2.0
Cina: supporto a Mosca a intermittenza

Tags

Europa Caucaso Asia Centrale Gas Petrolio Italia Energia Sicurezza energetica Russia
Versione stampabile
Download PDF

CURATO DA

Filippo Clô
Analyst, Rie-Ricerche Industriali ed Energetiche
Chiara Proietti Silvestri
ISPI Associate Research Fellow
Aldo Liga
Analista indipendente su tematiche legate a energia e Medio Oriente
Carlo Frappi
Ispi associate Research Fellow

SEGUICI E RICEVI LE NOSTRE NEWS

Iscriviti alla newsletter Scopri ISPI su Telegram

Chi siamo - Lavora con noi - Analisti - Contatti - Ufficio stampa - Privacy

ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) - Palazzo Clerici (Via Clerici 5 - 20121 Milano) - P.IVA IT02141980157