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Analysis

Mosul e la questione sunnita

Giovanni Parigi
13 marzo 2017

Abstract

La riconquista di Mosul può essere vista su due diversi piani di lettura. Da un lato, la vittoria sul Da‘esh rischia di esacerbare le tensioni politiche, etniche e settarie tra i suoi numerosi padri; dall’altro i sunniti iracheni, liberati dall’arcigno patrigno jihadista, sono comunque orfani di una effettiva guida politica.

Infatti, nella fase post-Da‘esh, la comunità sunnita sembra essersi chiusa in se stessa, senza però trovare una coesione tra la sua identità tribale, politica, ba‘athista e religiosa. Il tutto in un contesto caratterizzato da scarsa sicurezza e stabilità politica, assenza e diffidenza dello stato, dilagare di milizie autoreferenti, mancanza di progetti di sviluppo economico e una pervasiva mentalità localistica e tribale. Stretti tra le pressioni curde e l’intransigenza sciita, per ora il governo ‘Abadi rappresenta l’unica alternativa alla continuazione della insurgency sunnita.

 

Giovanni Parigi, docente all'Università degli Studi di Milano.

 
 

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Tags

mosul isis Sunniti jihad
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AUTORE

Giovanni Parigi
Università degli Studi di Milano

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