Il popolo curdo rincorre l’indipendenza da decenni. Il 25 settembre si è svolto un referendum consultivo per l’indipendenza della regione semi–autonoma del Kurdistan iracheno da Baghdad: ha votato oltre il 70% degli aventi diritto e per il "sì" si prevede un plebiscito. Sebbene il governo iracheno abbia già dichiarato che non riconosce la validità del referendum, il voto avrà inevitabilmente un forte impatto sul futuro dell’Iraq. Allo stesso tempo, la prospettiva di un’indipendenza curda preoccupa le potenze regionali, sia per il timore di un effetto domino nei paesi con una consistente minoranza curda sia per le ricadute sugli equilibri esistenti. Se il valore simbolico di questo referendum per il popolo curdo è altissimo, resta comunque grande l’incertezza circa la sua attuabilità. Infatti, nonostante i curdi facciano leva sulle recenti vittorie ottenute sul campo di battaglia contro ISIS, le divisioni interne al blocco curdo e gli interessi internazionali potrebbero continuare a costituire un ostacolo insormontabile alla sostenibilità del progetto indipendentista.
ISPI