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Dossier

Terrorismo in Europa: Foreign Fighters e Prevenzione

Lorenzo Vidino
|
Francesco Marone
13 novembre 2017

Mentre la maggior parte dei grandi paesi europei è stata colpita dal terrorismo ispirato dallo Stato Islamico, l'Italia non ha subito lo stesso grado di radicalizzazione e attività estremista. Con un minor numero di foreign fighters, nessun attacco terroristico ad oggi, e con delle reti terroristiche meno sviluppate, il paese è stato in grado di far fronte all'ultima ondata di terrorismo transnazionale. Tuttavia, con il concludersi delle offensive volte alla distruzione territoriale dello Stato Islamico, e con il ritorno in patria di gruppi di combattenti jihadisti, le autorità europee temono si possa verificare un nuovo incremento di attacchi terroristici. Questo Dossier esaminerà lo stato attuale del contesto europeo e soprattutto italiano, analizzando le ultime tendenze, implicazioni, numeri e misure adottate dalle autorità italiane, assieme a una valutazione del fenomeno dei foreign fighters di ritorno in Italia e in Europa, e un breve commento sulla nuova legge antiterrorismo francese.

The Jihadist Threat in Italy: A Primer
Lorenzo Vidino
Head, ISPI Centre on Radicalization and International Terrorism
,
Francesco Marone
ISPI Research Fellow
Il ritorno dei foreign fighters europei: rischi e prospettive
Silvia Carenzi
ISPI Research Trainee
Disfatta ISIS e Foreign Fighters di ritorno: il caso italiano
Alessandro Boncio
Ispettore dell'Arma dei Carabinieri
Francia: la nuova legge antiterrorismo di Macron
Matteo Pugliese
ISPI Associate Research Fellow
ISPI Report
Jihadista della porta accanto. Radicalizzazione e attacchi jihadisti in Occidente
Versione stampabile

A CURA DI

Lorenzo Vidino
Head | ISPI Center on Radicalization and International Terrorism
Francesco Marone
Research Fellow | ISPI Center on Radicalization and International Terrorism

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