È tempo di previsioni difficili, ma molti sono ugualmente al lavoro per calcolare i danni attuali e futuri per l’economia mondiale. McKinsey, ad esempio, ha stilato una classifica dei settori che subiranno maggiormente l’impatto del coronavirus. Al primo posto vi è il settore del turismo. Del tutto bloccato, si prevede possa ripartire solamente nell’ultimo trimestre del 2020.
Ad oggi, considerando lo scenario in tempi di prima SARS, le dimensioni e le dinamiche del mercato globale dei viaggi, le attuali limitazioni dei viaggi, la diffusione geografica del COVID-19 e il suo potenziale impatto economico, l'UNWTO stima che gli arrivi turistici internazionali potrebbero diminuire dell'1-3% nel 2020 a livello globale, contro una crescita del 3-4% stimata all'inizio di gennaio. Ciò si tradurrebbe in una perdita di 30-50 miliardi di dollari di spesa per i visitatori internazionali nelle destinazioni (entrate turistiche internazionali).
Queste stime devono essere interpretate con cautela a causa dell'evoluzione volatile dell'epidemia che potrebbe portare a ulteriori revisioni delle previsioni. Le stime sono attualmente premature in considerazione della rapida evoluzione della situazione. Ma l’impatto dell'epidemia COVID-19 si farà indubbiamente sentire lungo tutta la catena del valore del turismo. Si prevede che le piccole e medie imprese saranno particolarmente colpite. Ciò richiede misure di sostegno e di ripresa per il settore nei paesi più colpiti.
Impatto per il turismo italiano
Il turismo si conferma uno dei settori trainanti della nostra economia. Secondo studi di Banca d’Italia il turismo incide in Italia in modo diretto per il 5,5% del Pil e il 6,5% dell’occupazione (pari a quasi 1,5 milioni di posti di lavoro), mentre in modo indiretto (forniture di beni e servizi attivate dalle imprese dei comparti turistici e quelli generati dai consumi dei lavoratori del turismo) al 13%, un valore superiore alla media dei paesi UE e dell’economia mondiale nel suo complesso. Anche l’impatto complessivo sull’occupazione è molto rilevante nel nostro paese: al settore erano complessivamente riconducibili quasi 3,4 milioni di posti di lavoro, pari al 15% del totale. Ne deriva che l’impatto del coronavirus avrà costi significativamente alti tanto economici quanto sociali, considerando in aggiunta che molte attività imprenditoriali di piccole dimensioni anche a livello familiare dipendono esclusivamente da tale fonte di introito.