Come era lecito attendersi, il contagio di Trump ha avuto un impatto sulle opinioni dei cittadini americani: aumenta la preoccupazione per l’Healthcare (20%) che nella graduatoria delle issues del Paese precede economia (17%) e occupazione (9%); aumenta anche la quota di coloro che disapprovano la gestione dell’emergenza sanitaria (57%), come pure aumenta il vantaggio di Biden su Trump: da 7 a 9 punti tra gli elettori registrati (49% a 40%) e da 9 a 12 punti tra i likely voters (52% a 40%).
Tra i sondaggisti continua ad aleggiare lo spettro delle presidenziali di quattro anni orsono, quando le previsioni di affermazione di Hillary Clinton furono clamorosamente smentite dall’esito finale. Grande attenzione, pertanto, viene prestata alle stime negli stati in cui tradizionalmente il risultato è più in equilibrio, ossia i cosiddetti swing States. Ebbene, nei 6 stati in questione nell’ultima settimana si è registrato un aumento del consenso per Biden che oggi si attesta a 8 punti nel Michigan, a 6 nel Wisconsin, a 5 in Pennsylvania, a 4 in Florida e a 2 in Arizona, mentre nel North Carolina Trump e Biden sono alla pari. In tutti questi Stati il consenso per l’operato dell’incumbent è più elevato rispetto alla media nazionale (che oggi si attesta al 41%), ma contestualmente la preoccupazione per la pandemia ha fatto registrare un significativo aumento. E sul Coronavirus gli americani considerano più affidabile lo sfidante.