After the fall of Muammar Qaddafi in 2011, many different actors – political and military; Islamist and not; tribal, local, domestic, foreign and transnational – are competing with one another for power and hegemony in Libya. What are the main forces at play today, and what are they trying to achieve? To tackle this issue and have a better understanding of the situation, we offer a brief guide to the major domestic players “on the ground”.
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Noteworthy developments have recently materialised in the languishing process of European defence cooperation, catalysing high-level politics in Brussels and national capitals, mobilising the expert community, and providing a potential lease of life to the struggling Common Security and Defence Policy (CSDP).
Lo scorso 10 giugno si è celebrato il 17° anniversario della fine della campagna aerea Nato in Kosovo, data che ha segnato anche la cessazione del conflitto etnico nell’ex Jugoslavia di Milosevic. Da allora il Kosovo ha avuto un lungo e faticoso cammino di state building. Proprio questo processo oggi potrebbe conoscere una nuova evoluzione in virtù della rinnovata intenzione del governo kosovaro di rinegoziare la propria posizione rispetto alla sharing sovereignity con le organizzazioni che operano nel paese.
Libya has always been among Italy’s priorities in foreign policy, if not the main item on the country’s agenda. The Vienna conference (16th May) was co-chaired by the United States and Italy. The Conference tried to give a new impulse to the solution of the Libyan crisis.
La richiesta del primo ministro libico Fayez Al Sarraj di aiuto per proteggere i giacimenti petroliferi della Sirtica è stata presa seriamente in valutazione dalle cancellerie internazionale durante l’incontro G5 di ieri. Tra queste anche l’Italia alla quale spetterà un ruolo di primo piano in un eventuale intervento. Il nostro paese, negli ultimi mesi, ha lavorato incessantemente dietro le quinte per favorire l’insediamento e per sostenere il governo di Sarraj.
Il 4 agosto scorso, mentre i ministri Gentiloni e Guidi capeggiavano la missione a Teheran, nel loro stesso hotel si incontravano il vice ministro russo Bogdanov, esperto del mondo arabo, e il ministro degli Esteri siriano Moallem. L’intenzione era di esaminare il piano iraniano di transizione per la Siria che prevede il mantenimento del regime, delle sue strutture militari e di intelligence ma anche una possibile uscita di scena di Bashar al-Assad e del suo clan.
Sebbene i dati sull’andamento dell’economia cinese del primo semestre 2015 lascino ormai ben pochi dubbi sull’effettiva capacità del governo di traghettare il paese in modo indolore verso un nuovo modello di crescita (il cd New Normal al 7% annuo, annunciato alla fine del 2014), all’origine del crollo delle borse cinesi delle ultime settimane vi è l’incoerenza delle misure adottate per farvi fronte, e l’incertezza sul corso futuro della politica economica di Pechino.
Nel settembre del 1970 il ministro degli Esteri Aldo Moro organizzò a Città del Messico un incontro con tutti gli ambasciatori italiani in America Latina. Obiettivo era quello di dare uniformità alla politica regionale della Farnesina e di valorizzare le relazioni italo-messicane. In quell’occasione il ministro invitò il corpo diplomatico a promuovere un’azione politica che rafforzasse gli sforzi bilaterali e valorizzasse il ruolo italiano in seno alla Cee.
Con la visita del presidente al Sisi a Roma sembra rafforzarsi l’asse tra Egitto e Italia: un rapporto intenso - Renzi fu il primo leader europeo a recarsi al Cairo dopo la presa di potere del generale - che abbraccia numerosi capitoli di collaborazione.
Grazie alla trasformazione degli ultimi vent’anni, le economie ex-sovietiche si sono rapidamente integrate con le economie degli altri paesi. L’interscambio commerciale tra Russia ed Unione Europea(UE), ad esempio, è molto cresciuto negli ultimi 15 anni. Nel 2013 la Russia è stato il quarto mercato di sbocco per le esportazioni UE (7% delle esportazioni totali di merci) ed il secondo fornitore di merci (12% delle importazioni totali UE).