Dopo due anni di intensi negoziati, Israele e Libano, due stati ancora formalmente in guerra, hanno raggiunto un accordo sulla definizione dei loro confini marittimi. Frutto della mediazione americana, l’intesa pone fine a una disputa durata più di dodici anni. Anche se è improbabile che esso possa dare il via a un processo di normalizzazione diplomatica nel breve termine, è evidente che l’accordo segna una svolta significativa nei rapporti bilaterali tra i due paesi e, in quanto tale, rappresenterà un fattore di stabilità per il futuro della regione.
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Nel 40esimo giorno dall’uccisione di Mahsa Amini, montano le proteste in tutto il paese. La polizia spara ai manifestanti arrivati al cimitero per commemorarla.
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Da circa metà settembre ad Haiti è in corso una escalation di proteste contro il governo del primo ministro Ariel Henry a seguito del taglio dei sussidi stanziati per calmierare il prezzo del carburante. La decisione del governo aggrava le condizioni economiche della popolazione, che già soffre per la mancanza nel paese di beni di prima necessità. Alla crisi economica si aggiunge poi la crisi politica e sociale amplificata dalla morte nel luglio 2021 dell’allora presidente Jovenel Moïse.
As the 20th CCP Congress is about to begin, expectations are increasing over the future of China’s international engagement. A series of internal issues needs to be tackled urgently – including the unexpected wave of Covid-19 putting the government in front of a delicate trade-off between public health and economic recovery – and the world is wondering if and how these latter will impact on China’s international involvement.
Non c’è pace per Haiti. Nelle ultime settimane, una serie di proteste, violenze e saccheggi hanno scosso la capitale Port-au-Prince e altre città, facendo sprofondare il paese caraibico in un caos che per alcuni è paragonabile a quello visto nel tremendo terremoto del 2010.
In recent years, Egyptians seemed to have become resigned to their country’s social, economic, and political trajectory. Under President Abdel Fattah el-Sisi, the country has undergone massive aesthetic changes through an infrastructure overhaul and experienced bursts of economic revival amid a widespread malaise regarding social and political issues.
Lula e Bolsonaro al ballottaggio il 30 ottobre. I conservatori vincono al Congresso e al Senato.
Alle elezioni presidenziali di domenica nessuno dei due candidati è riuscito a ottenere il 50% dei voti necessari a vincere al primo turno. L'atteso "ritorno" dell'ex presidente Lula alla guida di un Brasile sempre più povero e polarizzato si è scontrato con un sostegno per Bolsonaro più solido del previsto. Gli sfidanti andranno al ballottaggio il 30 ottobre.
Domenica poco più di 150 milioni di brasiliani saranno chiamati alle urne per eleggere i nuovi presidente e vicepresidente, e per rinnovare il parlamento. Gli ultimi sondaggi danno per favoriti il presidente uscente Jair Bolsonaro, di estrema destra, e Luiz Inácio Lula da Silva, leader del Partito dei Lavoratori e già capo di stato fra 2003 e 2010.