L’Algeria sta attraversando un momento di relativa stabilità politica ed economica favorita dal sostanziale incremento dei prezzi degli idrocarburi, di cui il paese è un importante esportatore. Nel contesto inflazionistico generato dal conflitto in Ucraina, le maggiori entrate garantite da un mercato globale dell’energia in netta ripresa hanno alleviato la pressione fiscale sulle casse dello stato e consentito alle autorità di mantenere alti livelli di spesa pubblica, mitigando – di fatto – parte del malcontento sociale che era riemerso a partire dal 2019.
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Il primo anno del governo guidato dal primo ministro Aziz Akhannouch è stato caratterizzato dalla necessità di far fronte a varie emergenze socioeconomiche, alcune riconducibili agli strascichi della pandemia da Covid-19, altre a fenomeni meteorologici estremi, come l’ondata di siccità che ha colpito il paese all’inizio del 2022, altre ancora alla congiuntura internazionale scaturita dal conflitto russo-ucraino.
Nel mezzo dei percorsi di diversificazione economica “oltre gli idrocarburi”, le monarchie del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc) perseguono la neutralità in politica estera. L’obiettivo è infatti massimizzare i benefici economici delle alleanze multiple (Stati Uniti, Cina, Unione europea, Russia) sigillandosi, invece, dagli scossoni geopolitici di un ordine multipolare polarizzato e conflittuale.
In questo periodo di conflitti e tensioni internazionali, quale spazio occupa la Diplomazia? Come stanno cambiando gli equilibri politici ed economici?
Un miliardo al giorno: è il valore dei capitali netti che si sono spostati dalle economie occidentali a quelle emergenti durante l’ultima settimana. Un cambio di rotta netto dopo mesi di "fughe".
Questa analisi intende esaminare la natura dell’antisemitismo contemporaneo in Occidente, con particolare attenzione al suo ruolo in diverse forme di estremismo violento. L’odio contro gli ebrei continua a occupare una posizione rilevante, se non centrale, nell’estremismo violento di destra e nello jihadismo, giungendo persino a ispirare l’esecuzione di gravi attacchi terroristici, tanto in Europa quanto in Nordamerica. L’ostilità contro gli ebrei tende invece ad assumere un ruolo minore nell’estremismo violento di sinistra e anarchico.
Dopo due anni di pandemia, il 2022 doveva essere un anno liberatorio. E invece è arrivata, imprevedibile, la tempesta. L’invasione russa dell’Ucraina ha lasciato tutta la comunità internazionale attonita. I venti della discordia sembravano sul punto di far saltare anche i fragili equilibri fra Cina e Taiwan. I prezzi dell’energia si sono impennati, e l’inflazione è schizzata alle stelle, mentre la globalizzazione sembrava andare in frantumi.