Diverse missioni impegnano attualmente l’Italia in alcune aree del mondo, tra cui il Libano, la Libia, il Kosovo e l’Afghanistan. Complessivamente l’impegno include 29 missioni internazionali in 21 Paesi diversi con un dispiegamento di 7.165 militari nel primo semestre di quest’anno e un costo che ha già superato il miliardo e mezzo di euro all’anno.
Risultati della ricerca:
Il tema della giustizia internazionale penale è stato recentemente riportato all’attenzione dell’opinione pubblica in relazione ai casi del colonnello Muammar Gheddafi e del generale Ratko Mladić.
Con il recente arresto e trasferimento all’Aja di Ratko Mladić, ricercato da lungo tempo in base a un atto d’accusa emesso dal Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia nel 1995, la giustizia internazionale segna un punto importante a suo favore. Quando nel 2004 il Consiglio di sicurezza decise di chiedere al procuratore di porre fine alle indagini sui crimini commessi nella regione balcanica a partire dal 1991, gli individui accusati erano 161 e solo uno di loro, Goran Hadžićè, ancora latitante.
Turkey was once the perennial candidate for EU membership but now that the membership talks are all but blocked it is pursuing a multivector policy, engaging with neighbours in the Middle East, Caucasus and the Balkans. Relations with nearly all neighbours, with the notable exceptions of Armenia and Cyprus, are thriving cemented by trade and investment links, people-to-people con-tacts, tourist flows, and not least the success of Turkish popular culture.
Dare alla Turchia una nuova Costituzione è l’obiettivo principale dell’agenda elettorale del partito di governo, l’Akp. L’attuale carta costituzionale infatti è stata emanata nel 1982 ed è espressione della giunta militare che ha governato il paese nel biennio successivo al golpe del 1980.
Le elezioni parlamentari del 12 giugno 2011 stanno conoscendo una campagna elettorale particolarmente aspra. Da un lato, il partito Giustizia e sviluppo (Akp) guidato dal primo ministro Erdoğan, al governo da circa nove anni, che punta alla riconquista della maggioranza assoluta e si accredita una vittoria a valanga tanto da non nascondersi l’obiettivo di ottenere il 50% dei suffragi (che in virtù dello sbarramento elettorale del 10% provocherebbe un effetto distorsivo tale da tradursi incirca 2/3 dei seggi in Parlamento).
Il premier turco Recep Tayyip Erdoğan potrebbe vincere alla grande nel voto politico del 12 giugno grazie soprattutto alla buona performance dell’economia.
Una Libia debole e fragile, uno stato fallito o due Libie. Questi gli scenari più plausibili a quasi due mesi dall’inizio dell’intervento militare decretato dalla risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza Onu.
Il Corno d’Africa è da decenni considerato una delle regioni più instabili di tutta l’Africa sub-sahariana. A tensioni locali di livello etnico, religioso e politico, si sono aggiunti fattori di competizione tra gli stati dell’area per l’egemonia regionale. Negli anni della Guerra fredda, il Corno è stato il principale tra i teatri africani della guerra per procura condotta dalle superpotenze.
La progressiva ascesa di importanza di potenze regionali nel mondo di oggi costituisce la conseguenza diretta della fine del bipolarismo ma anche della crescente globalizzazione di alcuni grandi elementi propulsivi della società contemporanea, come la finanza o l’innovazione tecnologica.