Tra il 28 e il 29 giugno scorsi, Vladimir Putin ha effettuato la sua prima visita all’estero dall’inizio della guerra in Ucraina. Le destinazioni sono state due: il 28 Dushanbe, capitale del Tagikistan, per un incontro con il presidente Rahmon e il 29 Ashgabat, capitale del Turkmenistan, per partecipare al Sesto Summit dei Paesi litoranei del Mar Caspio, il primo dopo il Summit del 2018, in cui è stata firmata la Convenzione sullo Status Legale del Mar Caspio.
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Non sono stati i dieci giorni che cambieranno il mondo. Ma questa serie di vertici quasi ininterrotti – Unione Europea, G7, Nato – hanno fissato alcuni punti fondamentali e indicato un futuro per l'articolato fronte delle liberal-democrazie. Come sintetizza Ivo Daalder, ex ambasciatore Usa alla Nato, bisognava “istituzionalizzare la cooperazione emersa sulla scia dell'invasione russa dell'Ucraina”.
Il mercato delle auto elettriche si sta espandendo rapidamente. Una competizione geopolitica che vede Pechino in prima fila. Nuova dipendenza per USA e UE?
Tra le possibili applicazioni della tecnologia blockchain c’è un nuovo concetto di Web decentralizzato. Ma in realtà si rischiano nuovi monopoli.
Europa e Stati Uniti sembrano sempre più intenzionati ad accorciare alcune filiere produttive strategiche. Con possibili ricadute positive sulla transizione ecologica.
Il summit BRICS mostra che Pechino e Mosca non sono sole nella sfida all’ordine internazionale liberale. Una piena convergenza di vedute resta però lontana.
A giugno, i flussi di gas russo verso l’Europa si sono ridotti del 75% rispetto all’anno scorso. Malgrado questi tagli, sinora l’Italia ha resistito bene: fino a maggio, le importazioni totali non erano diminuite rispetto a un anno fa. Ma con giugno, e un ulteriore calo delle forniture russe, le cose iniziano a farsi più complicate. E potenzialmente molto critiche. Ecco perché.
Dopo gli scarsi risultati del piano B3W, a Elmau è stato rilanciato l’impegno per investimenti nei Paesi in via di sviluppo. In chiave anti-cinese. Ma è la strada giusta?
At the NATO Summit
We all know that international affairs are currently dominated by the war in Ukraine. This, however, forms just part of the agenda of the Madrid Summit, which was planned under very different auspices.
Readers who are interested in these matters, which are nothing other than matters of international security, may remember that a Summit was held in London in December 2019, at which it was decided to reform the organisation, for the first time in 70 years.