Valeria Talbot is a Senior Research Fellow and Co-Head of ISPI's Middle East and North Africa Centre, in charge of Middle East Studies. She also is a lecturer at the Master in Middle Eastern Studies in ASERI – Catholic University, and at the IULM University of Milan. She was ISPI scientific coordinator of Arab Trans, a FP7 funded research project on political and social transformations in the Arab World after the Arab uprisings in 2010-2011.
Risultati della ricerca:
Michael L. Giffoni (New York, 1965), da diplomatico di carriera dal 1992 al 2014 ha ricoperto numerosi e delicati incarichi nazionali ed europei. Dopo aver trascorso gli anni ’90 in Bosnia e nel resto dell’ex-Jugoslavia in guerra, è stato Capo della Task-force per i Balcani dell’Alto Rappresentante per la Politica estera Ue, Javier Solana, poi per 5 anni primo Ambasciatore d’Italia in Kosovo (2008-2013) ed infine (2013-14) Capo Ufficio per il Nord Africa e la Transizione araba al Ministero degli Affari esteri.
Claudio Bertolotti (PhD) is Director and Head of Research at Swiss-Italian company START InSight. His academic and professional research focus on terrorism, radicalisation, Intellicence, security in Mediterranean area, conterinsurgency, small wars and asymmetric conflicts in the MENA area (in particular Afghanistan Syria and Libya). Since 2015, he is Senior Researcher at the Centre Euromaghrébin de Recherches et d’Etudes Stratégiques (CEMRES) in Tunis and Italian Representative within the ‘5+5 Defense Initiative’ international research working group.
Russia's invasion of Ukraine has had tragic consequences not only for the two countries at war, and for political relations between Moscow and the West, but also for the environment. Apart from the environmental damage directly caused by military operations, the invasion has put an abrupt end to the EU-Russia green cooperation, which had previously raised many hopes.
Si è appena chiuso il vertice di Elmau, in Baviera. Tra rinnovato sostegno all’Ucraina, impegni per indebolire la Russia “disinnescando” la sua arma principale (l’energia), e promesse di investimento nei Paesi in via di sviluppo, cosa si può dire del ruolo del G7 oggi? Le potenze occidentali possono ancora esercitare la loro leadership o sono condannate a diventare sempre più deboli in un mondo più frammentato e conflittuale?
La Nato ha attraversato negli ultimi trent’anni un profondo processo di trasformazione attraverso il quale ha aggiornato i suoi strumenti militari e la sua postura strategica. L’allargamento dell’alleanza e la fitta rete di partnership strategiche con paesi non membri è una delle dimensioni più rilevanti di questo processo di trasformazione successivo alla fine della guerra fredda.
La 12esima Ministeriale del Commercio ha partorito il “Geneva Package”: passi avanti su pesca, commercio digitale e proprietà intellettuale. Con scarsa ambizione.