During the COVID-19 pandemic, Hungary and Poland have progressively slipped further towards authoritarianism.
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Over the course of the past decade, Russia and China have been increasingly aligning on a number of issues that encompass foreign and domestic politics. With the COVID-19 pandemic, such alignment has increased in the digital space.
As China emerges from the grips of COVID-19, there is potential for it to become a global leader in managing the pandemic and provide assistance to other countries. But what does the latest pandemic tell us about the durability of authoritarian regimes, like China? Furthermore, given its recent experiences with a national crisis, such as SARS or the Sichuan earthquake, what is the role of civil society in managing the impacts of such national emergencies?
A dieci anni dalle rivolte arabe e dalla guerra di Libia che portò alla caduta del colonnello Muammar Gheddafi è possibile tentare un primo bilancio storico di quegli eventi e porli in relazione con quanto avvenuto in seguito. Non è possibile affermare un nesso causale troppo stringente tra la fine del regime e la successiva guerra civile, nondimeno è innegabile che alcune dinamiche che hanno caratterizzato e continuano a caratterizzare la crisi libica trovino parziale spiegazione nelle convulsioni del periodo delle sollevazioni.
While COVID-19 has presented the world with numerous challenges, it has also generated a conversation about how to reboot the global economy in its aftermath, and how to do so in a sustainable way. It has also highlighted the importance of preparing properly for risks of all kinds and the need for broader societal cooperation on achieving medium- and long-term goals.
“L’Europa sta andando in rovina a causa di una crisi morale”, ha affermato l’arcivescovo Stanislaw Gądecki, presidente della Conferenza episcopale polacca, durante le celebrazioni per l’annuale ricorrenza dedicata alla Vergine Maria.
Oggi, 21 giugno, si svolgerà in Etiopia la tornata elettorale per il rinnovo delle assemblee federali e regionali e delle principali municipalità. Lo scrutinio non coprirà l’intero territorio nazionale: nel Tigrai e in parte dell’Oromia, del Benishangul e nel sud l’esecutivo ha disposto il rinvio del voto a data da destinarsi, complice il perdurare dei conflitti e le difficoltà nell’assicurare la registrazione degli elettori.
La sindaca di Parigi Anne Hidalgo ha promesso ai suoi cittadini la “15-minute city”, una città in cui quasi tutto è raggiungibile in 15 minuti; i sindaci di Milano e Los Angeles puntano invece alla “green recovery” con l’intenzione di trasformare le due città in un esempio da seguire all’interno del C40, il club delle 40 metropoli più sostenibili al mondo.
Nel corso del decennio 2010-2019, l’export mondiale di vino è passato da 21,1 a 32 miliardi di euro, per poi ripiegare – causa Covid - a 29,9 miliardi nel 2020. Nell’ambito del commercio mondiale di prodotti alimentari, il vino è stato quello più colpito dagli impatti della pandemia: mentre l’export mondiale a valori di food&beverage, tra il 2019 e il 2020, ha subito una diminuzione impercettibile (-0,2%), quello di vino ha perso quasi il 7%.
L’America Latina e i Caraibi (ALC) continueranno a essere una regione di crescente competizione economica tra gli Stati Uniti d’America e la Cina. Ma questa competizione potrebbe avere degli effetti positivi per il futuro dell’America Latina. Il presidente Biden non ha ancora definito la politica verso l’ALC della sua amministrazione, ma è molto probabile che includerà l’obiettivo di contenere l’espansione cinese nella regione. La pandemia di Covid-19 ha accelerato il processo di rafforzamento dei legami economici tra la Cina e l’ALC.