Andrea Daniele Signorelli si occupa del rapporto tra nuove tecnologie, politica e società. Scrive di innovazione digitale e del suo impatto sulla società per La Stampa, Wired Italia, Domani, Il Tascabile, Esquire Italia, cheFare e altri.
Andrea Daniele Signorelli si occupa del rapporto tra nuove tecnologie, politica e società. Scrive di innovazione digitale e del suo impatto sulla società per La Stampa, Wired Italia, Domani, Il Tascabile, Esquire Italia, cheFare e altri.
Presidente di Fondazione ADAPT e assegnista di ricerca presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne di ADAPT e Direttore di Adapt University Press. PhD in Formazione della Persona e Mercato del lavoro, ADAPT Senior Research Fellow, Visiting scholar presso la Catholic University of America, Visiting Fellow alla Industrial and Labour Relation School della Cornell University e Visiting Fellow presso la University of Chicago.
A fine ottobre in Iraq si è insediata la nuova amministrazione guidata da Mohammed Shia’ al-Sudani, il candidato indicato dal Quadro di coordinamento sciita, il maggior blocco parlamentare iracheno. Diverse sfide attendono il nuovo premier tanto sul piano interno quanto su quello esterno. A livello domestico, la definizione del budget annuale e la gestione del grave scandalo di corruzione recentemente emerso in seno alla classe dirigente irachena saranno, con tutta probabilità, determinanti per garantire futura stabilità al paese.
Nel mezzo dei percorsi di diversificazione economica “oltre gli idrocarburi”, le monarchie del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc) perseguono la neutralità in politica estera. L’obiettivo è infatti massimizzare i benefici economici delle alleanze multiple (Stati Uniti, Cina, Unione europea, Russia) sigillandosi, invece, dagli scossoni geopolitici di un ordine multipolare polarizzato e conflittuale.
Un raid israeliano in Cisgiordania miete dieci vittime palestinesi. L’Autorità palestinese interrompe le operazioni di coordinamento con Israele, che nella notte ha colpito Gaza dopo un lancio di razzi.
Questa analisi intende esaminare la natura dell’antisemitismo contemporaneo in Occidente, con particolare attenzione al suo ruolo in diverse forme di estremismo violento. L’odio contro gli ebrei continua a occupare una posizione rilevante, se non centrale, nell’estremismo violento di destra e nello jihadismo, giungendo persino a ispirare l’esecuzione di gravi attacchi terroristici, tanto in Europa quanto in Nordamerica. L’ostilità contro gli ebrei tende invece ad assumere un ruolo minore nell’estremismo violento di sinistra e anarchico.
Sempre più ricchi, sempre più poveri: la disuguaglianza non conosce crisi. Il nuovo rapporto di Oxfam all’apertura del World Economic Forum a Davos.