After Russia's invasion of Ukraine and its weaponisation of natural gas supplies, energy security has become a top political priority for Europe. Given the Middle East and North Africa (MENA) region's abundant oil and gas resources, the European countries inevitably turned to the region to make up for the shortfall.
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How is the MENA region facing the challenges arising from the changing international system? To what extent are global transformations, especially the ongoing redefinition of the international balances among the great powers, reflected in an area that is caught in its own dynamics of change? Against such a backdrop, what impact is the war in Ukraine having on MENA countries and what are the medium and long-term prospects for the region?
Charles Michel incontra Xi Jinping a Pechino, mentre a Washington Macron è a colloquio con Biden. Così l’Europa cerca di destreggiarsi nel nuovo mondo polarizzato.
Il Sud-Est asiatico sta acquisendo sempre più importanza nello scenario internazionale grazie alla sua posizione strategica lungo le rotte commerciali marittime e al suo dinamismo economico. Da una parte l’Unione Europea si è dotata di una strategia per l’Indo-Pacifico. Intanto Stati Uniti e Cina guardano con crescente interesse alla regione. E questa situazione rappresenta per i Paesi ASEAN sia un’opportunità sia una sfida.
I rapporti tra i Paesi possono essere curiosamente simili a quelli fra le persone. Non mancano gli screzi, le incomprensioni, le improvvise arrabbiature, le inevitabili riconciliazioni, mai definitive, sempre in fondo passeggere. Talvolta, i rapporti terminano con un divorzio o una separazione anche drammatica; in altri casi hanno la meglio la frequentazione, l’intimità, e forse più semplicemente interessi reciproci. La relazione franco-tedesca non è da meno.
La discussione che si è originata negli ultimi mesi relativa al futuro della globalizzazione, sulla scia del secondo shock subito dal sistema economico mondiale in meno di tre anni (la guerra in Ucraina nel 2022, la pandemia nel 2020), è stata caratterizzata in molti casi da speculazioni accademiche sul possibile riassetto delle relazioni commerciali e dalla formulazione di scenari più o meno catastrofici, come ad esempio nel caso del recente saggio di Nouriel Roubini “
Il cyberspazio rappresenta un elemento fondamentale delle attività politiche, sociali, economiche e anche belliche dei giorni nostri. Le possibilità di utilizzo dello spazio cyber non sono solo relegate alle capacità di migliorare le attività umane, viceversa nel contesto informatico si annidano possibili azioni malevole che possono colpire non solo gli individui, ma anche le aziende, gli Stati e persino minare la stabilità e la sicurezza internazionale.
Jiang Zemin muore, metaforicamente, il 10 marzo del 2003 quando il governo istituisce la State Asset Supervision and Administration Commission (SASAC). È l’inizio di un percorso che ristabilisce il controllo statale sulle imprese che dai primi anni ’90 sono sottoposte a continue riforme degli assetti proprietari e gestionali e per le quali si è parlato, senza remore anche in Cina, di privatizzazione e di cartolarizzazione da affidare a società finanziarie ad hoc.
Il mese di giugno 1989 fu senza dubbio il periodo più importante nella carriera politica di Jiang Zemin (1926-2022): nei giorni 23 e 24, infatti, poche settimane dopo la repressione di Tian’anmen, il quarto plenum del Comitato centrale (Cc) del Partito comunista cinese (Pcc) lo elesse alla carica di Segretario generale del partito, in sostituzione di Zhao Ziyang; e pochi mesi dopo, nel corso del quinto plenum, Jiang divenne il Presidente della Commissione militare del partito.
La leadership di Jiang Zemin prende avvio in un momento di grave crisi di legittimazione per il governo cinese, anche a livello internazionale, ed è chiamata per questo ad adottare degli importanti aggiustamenti della politica estera del Paese. Gli obiettivi erano rompere l’isolamento diplomatico seguito ai fatti di Tiananmen e a far fronte agli importanti cambiamenti intervenuti sulla scena mondiale, all’indomani dell’implosione dell’URSS, che sancirono la fine della Guerra fredda e del sistema bipolare.