Diplomazia e mediazione, sono due parole chiave del discorso del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di settembre. Se il riferimento è innanzitutto al conflitto in corso in Ucraina, esse caratterizzano bene anche il nuovo corso intrapreso dalla politica estera turca.
Risultati della ricerca:
Il Summit BRICS dello scorso giugno era stato indicato come il più importante da molto tempo e ha mantenuto le aspettative. Infatti, questo club di economie emergenti, che ha cominciato a riunirsi regolarmente nel 2009, era gradualmente sparito dalle agende internazionali. Il riassetto dell’ordine globale come conseguenza della pandemia e, soprattutto, dell’invasione russa dell’Ucraina l’ha riportato al centro dell’agenda globale.
Sul piano interno, gli ultimi mesi hanno confermato il percorso di lenta ma progressiva stabilizzazione dell’economia algerina iniziato già nell’ultimo trimestre del 2021, sulla spinta dei crescenti introiti provenienti dal comparto energetico e legati all’aumento dei prezzi del petrolio in seguito alla guerra in Ucraina. Queste risorse hanno consentito alle autorità di consolidare, almeno in parte, le finanze statali e avere un margine di manovra più ampio per affrontare il problema dell’inflazione.
La situazione della Libia continua a destare molta preoccupazione tra gli osservatori internazionali. Persiste infatti la divisione politica tra il Governo di Unità Nazionale (Gnu) presieduto da Abdul Hamid Dbeibah e il Governo di Stabilità Nazionale (Gns) di Fathi Bashagha. Divisione che sta influenzando in maniera sostanziale la politica interna dei diversi protagonisti nonché le dinamiche legate alle alleanze con attori regionali come Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e, al momento, soprattutto Turchia.
Nei mesi estivi Israele ha conosciuto interessanti sviluppi sul piano interno e internazionale. Internamente, il “governo del cambiamento” guidato da Naftali Bennett è caduto sotto il peso della sua eterogeneità, aprendo la strada alla quinta elezione dal 2019. Sul piano esterno, la visita del presidente americano Joe Biden e una nuova operazione a Gaza hanno messo in risalto i paradossi della politica estera e di sicurezza israeliana nel Medio Oriente alla luce degli Accordi di Abramo.
All’indomani del referendum del 25 luglio la Tunisia si è dotata di una nuova Costituzione che ha cambiato il sistema politico del paese e formalizzato il graduale processo di accentramento dei poteri condotto dal presidente Kaïs Saïed a partire dal suo colpo di mano del 25 luglio 2021. Con la prospettiva delle elezioni legislative in programma il prossimo 17 dicembre, la Tunisia continua ad attraversare una congiuntura estremamente delicata.
Molto più di un ‘faccia a faccia’ tra Putin e Xi Jinping: il vertice di Samarcanda rimette in discussione l’ordine mondiale.
Azerbaijan’s geopolitics entail a multi-vectorial approach to foreign policy, says Hikmet Hajiyev, Foreign Policy Advisor to the President of Azerbaijan. How has Baku's foreign policy changed following Russia’s invasion of Ukraine?
Elisabetta II è spenta a 96 anni, di cui 70 sul trono britannico. Icona del Novecento, ha guidato il Regno Unito dal dopoguerra alla Brexit. Lascia un paese attonito e alle prese con sfide epocali.