Sono oltre 1500 i prigionieri detenuti nelle carceri tunisine con l'accusa di fare parte di organizzazioni terroristiche islamiche, mentre supera il migliaio il numero dei combattenti radicali rientrati nel paese nordafricano dopo aver partecipato, fra le file del sedicente Stato islamico (Is) o di altre reti integraliste, ai conflitti mediorientali.
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Di colpo il riverbero è quasi accecante, ma socchiudendo gli occhi si vedono quasi a portata di braccia le coste della Spagna e la Rocca di Gibilterra. Siamo sulla banchina di Tanger Med, un gigantesco complesso industriale e portuale a 40 chilometri da Tangeri. File e file di utilitarie Renault brillano nel sole e aspettano di essere imbarcate. Davanti a noi uno dei tratti di mare più trafficato al mondo – ci passa il 20% del commercio marittimo globale – punto d’incontro tra Atlantico e Mediterraneo, tra Africa ed Europa.
Because of its role as an important driver of both economic and productivity growth, development and maintenance of infrastructure network are usually a major concern to political agenda. Nevertheless, there is a widespread agreement that the current investment trend may not be sufficient to meet a constantly growing demand for infrastructures, driven by the rapid development among emerging markets. Estimates by Oxford Economics point to a structural gap that, from its 2016 level of USD 372 bln, will face an yearly average growth of 3.2% until 2040.
In early April 2019, General Khalifa Haftar instructed the Libyan National Army (LNA) to take Tripoli by force, initiating Libya’s Second War of Post-Qadhafi Succession. Drawing upon the Libya-Analysis proprietary real time militia mapping project, this paper examines the main armed groups involved in the war: ascertaining their strengths, weaknesses, command and control structures, motivations, alliances, military capacities, and financing. It illustrates how all armed groups in Libya exploit the country’s dysfunctional war economy.
Last April, a Bosnian court sentenced Munib Ahmetspahic to three years in prison after a guilt admission agreement with the prosecutor. From 2013 to 2018, Ahmetspahic fought in Syria with Jabhat al Nusra and returned to Bosnia with a serious leg amputation. He was detained at the airport in Sarajevo in November 2018. However, Ahmetspahic was not the first returning foreign fighter to be convicted in Bosnia.
A due giorni dalla conclusione della tornata elettorale europea, questa sera i capi di Stato e di governo dei 28 Stati membri si riuniscono per un primo incontro informale. A risultati ormai consolidati, hanno ora inizio i negoziati che porteranno alla spartizione tra i diversi Stati membri delle tante cariche europee in scadenza. Le prime nomine su cui discutere saranno la presidenza della Commissione europea e l’indicazione dei singoli Commissari.
Lo scenario siriano ha visto alcuni importanti sviluppi durante i mesi di aprile e maggio, sia nell’andamento del conflitto – con la ripresa di operazioni militari su larga scala nell’area di Idlib – sia sul piano interno ai territori controllati dal regime di Bashar al-Assad, dove l’acuirsi delle sanzioni americane contro l’Iran e Damasco ha creato crescenti difficoltà per il governo siriano.
Architecture and urbanism are definitely taking the centre stage in Saudi Arabia’s effort to increase its international outreach and visibility, as exemplified by the Kingdom’s decision to participate, for the first time, to the 2018 Venice Biennale of Architecture.
Diversi anni fa una piccola azienda specializzata nello smaltimento di materiale ferroso, che per comodità chiameremo ALFA Srl, inizia nel mezzo della pianura Padana la sua attività di autodemolizione per separare le varie tipologie di materiale - ferro, alluminio, rame, leghe speciali, etc. - per poi rivenderlo sul mercato secondario.
Fino a qui nulla di nuovo: quella di ALFA è l’attività che viene definita, nel linguaggio abituale, quella dello “sfasciacarrozze”, attività a bassa tecnologia e vecchia quanto vecchie sono le automobili.
La presa di posizione delle Forze armate algerine a sostegno della transizione verso la cosiddetta "Nuova Repubblica" – un passo giunto dopo settimane di esitazione – fa pensare che nel futuro prossimo i militari giocheranno un ruolo cruciale quando scadrà il mandato presidenziale di Abdelaziz Bouteflika. E che probabilmente saranno loro ad esprimere una candidatura autorevole per la successione all'uscente raìs.