Nell’Egitto caratterizzato dalla polarizzazione politica e sociale c’è un elemento che sembra compattare tutti gli abitanti: il Nilo. Oltre all’importanza storica rivestita dal fiume, nel corso degli ultimi mesi esso è stato riportato al centro della scena in seguito alla costruzione, da parte dell’Etiopia, di un’enorme diga sul Nilo Azzurro, la Grande Diga del Rinascimento.
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In Corea del Nord, la vittoria alle elezioni del Fronte Democratico per la Riunificazione Nazionale, il partito guidato da Kim Jong-un, è stata suggellata da un plebiscito (99,97%) e dalla totalità di croci che hanno votato “sì” per i candidati proposti dal partito, uno in ogni circoscrizione. L’annuncio della Korean News Central Agency prende così le sembianze della beffa per chi osserva dall’esterno.
Se cʼè un concorso che da sempre scatena lʼira funesta delle femministe è quello di Miss, di qualsiasi tipo sia (suscita anche le ire degli estremisti islamici, ma ovviamente per opposte ragioni). Non a torto: magari non si misura più il seno, ma è ovvio che lʼobiettivo non è selezionare la prossima classe dirigente. E invece... con il solito “scartamento a sinistra” che ha trasformato il supermachista continente latinoamericano nella terra delle “presidentas”, in Venezuela è successo anche questo.
Se la priorità per Washington è oggi bloccare l’escalation di provocazioni tra Cina e Giappone per evitare che la tensione in Estremo Oriente rischi di divenire ingovernabile e che la strategia del Pivot to Asia si trasformi in un boomerang per il presidente Barack Obama, la visita che nello scorso fine settimana il ministro degli Esteri giapponese, Kishida Fumio, ha effettuato negli Stati Uniti non ha fornito alla Casa Bianca molti motivi di soddisfazione.
Lo scorso 27 gennaio è stato diffuso il Rapporto 2013 del segretario generale della NATO, Rasmussen(1). Come già negli anni scorsi, il Rapporto ambisce a porsi come momento di sintesi del percorso compiuto dall’Alleanza Atlantica nei dodici mesi precedenti e, allo stesso tempo, come momento di riflessione intorno alle sfide che essa sarà chiamata ad affrontare in quelli a venire.
Cina e Taiwan si incontrano e il momento ha il sapore della storia. I ministri per le relazioni tra Repubblica Popolare Cinese e Repubblica di Cina (Taiwan) sono i primi rappresentanti dei due governi a incontrarsi ufficialmente. Per almeno quarant’anni, i partiti che dominano i due paesi, Partito comunista cinese e Guomindang (Partito nazionalista), si sono infatti affrontati con aggressività in campo internazionale per contendersi la legittimità politica di rappresentare il popolo cinese.
La strategia geopolitica russa appare improntata a riaffermare la propria influenza nello spazio post sovietico, condizione che le permetterebbe di assurgere nuovamente al ruolo di grande potenza, e di contenere le crescenti ambizioni di svariati attori geopolitici (Unione Europea, Nato, Cina, Stati Uniti, Turchia) sul cosiddetto “estero vicino” di Mosca.
Phnom Penh: un’ombra scura si staglia all’orizzonte delle manifestazioni contro il governo di Hun Sen, una nube impregnata di atavici rancori e di odio. L’onda umana che dallo scorso settembre costantemente scende in piazza gridando a migliori salari, minore corruzione e invocando elezioni regolari per ora non è riuscita a spazzare via l’apparato di Hun Sen, ma ha avuto successo nello sfogare tutta la propria frustrazione in poche ore di follia dello scorso 3 gennaio.
Mercoledì 22 gennaio inizierà, fra polemiche e ritiri dell'ultimo minuto, la Conferenza di Ginevra II sulla crisi siriana. Il vertice arriva dopo quasi un anno di rinvii e svolte drammatiche nel conflitto che sta insanguinando la Siria da quasi tre anni. Mentre regna il pessimismo attorno alla possibilità che Ginevra II possa portare a una soluzione politica della crisi, la speranza è che serva almeno a instaurare un dialogo.