Gli anni del Pontificato di Benedetto XVI hanno segnato per molti versi un passaggio chiave nelle relazioni problematiche fra Repubblica popolare cinese e Santa Sede, determinate dalla condizione anomala e sofferente vissuta dalla Chiesa cattolica che è in Cina.
Risultati della ricerca:
Accade spesso che l’interpretazione delle questioni moderne e contemporanee debba essere fondata, se si vuole davvero comprendere e non solamente commentare gli eventi, nelle grandi tradizioni del pensiero antico.
Di lui dicono: ha la forza politica di Chávez, la “buona volontà” di Lula e l’irascibilità della Fernández; è giovane, di bell’aspetto e dotato di ottime capacità oratorie. Rafael Correa, il Caudillo di Quito, si riconferma alle elezioni del 17 febbraio 2013 uno dei líder più amati dal proprio popolo e uno degli attori di maggior successo nell’odierno panorama politico. Purtroppo però, come accade, il successo si alimenta di ambizioni e le ambizioni spesso a conducono a protagonismi eccessivi e brame di accentramento del potere su se stessi. Anche questo è Correa..
Con la conferma da parte del Congresso di John Kerry a segretario di stato della nuova amministrazione Obama va a posto un tassello importante nel puzzle della squadra di governo; questo proprio nel momento in cui, oltre alle crescenti tensioni internazionali, le incertezze intorno alla conferma di Chuck Hagel al Dipartimento della Difesa concorrono a rimescolare le acque non sempre limpide della politica estera statunitense.
L’annuncio da parte della Commissione di difesa nazionale nordcoreana dell’imminenza di un nuovo test nucleare rappresenta solo l’ultimo atto del braccio di ferro che dal 2002 oppone Pyongyang alla comunità internazionale. La presa di posizione nordcoreana è infatti arrivata dopo che il 22 gennaio scorso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, con la risoluzione 2087/2013, ha condannato il lancio del razzo che Pyongyang ha effettuato lo scorso 12 dicembre, in violazione delle precedenti risoluzioni 1718/2006 e 1874/2009.
Inizia oggi il secondo mandato di Obama. La costituzione americana non gli permetterà, fra quattro anni, di ricandidarsi e libero da scadenze elettorali (salvo le elezioni di metà mandato) potrà cosi concentrarsi a definire i tratti dell’eredità storica che lascerà al termine dei suoi otto anni di presidenza.
Negli ultimi due anni la regione del Mediterraneo è stata attraversata da importanti e profonde trasformazioni. Al di là delle differenze e delle peculiarità delle singole realtà, i paesi arabi sono accomunati da problematiche politiche e socio-economiche simili: longevità dei regimi, autoritarismo, deficit democratico, forti restrizioni alle libertà individuali, pressione demografica e significativa percentuale di popolazione giovanile, elevata disoccupazione, soprattutto tra i giovani, povertà diffusa.
La situazione in Venezuela appare sempre più instabile, il presidente della Corte Suprema Luisa Estella Morales ha dichiarato che la posticipazione del giuramento di Chávez è legittima ma il Paese rimane formalmente senza governo. Hugo Chávez è ricoverato a Cuba dopo l’ennesimo intervento operatorio per combattere la sua battaglia contro il cancro, una malattia di cui non sono mai state rese pubbliche informazioni sull’esatta natura e sulla gravità.
Le nomine di John Brennan a direttore della Cia e Chuck Hagel al Pentagono, fanno supporre una militarizzazione della difesa e della sicurezza? E, in caso positivo, come potrebbero influenzare le prossime decisioni americane?
Spd è il partito più antico dell’attuale scena politica europea. Quello che nel Novecento ha saputo sottrarre nel modo più convincente la retorica “progressista” ai partiti liberali che nell’Ottocento interpretavano la “filosofia del futuro” come ideologia della borghesia emergente. La componente prospettica è stata centrale in tutta la storia del partito, che nell’inno dei tempi di Willy Brandt in-carnava la “forza trainante del nuovo tempo”.