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Laureatosi presso l’Università di Genova con una tesi ad indirizzo storico, ha insegnato fino al 1992 presso la Facoltà di Scienze politiche della Luiss di Roma, approfondendo la storia dell’industria della difesa. Dal 1984 svolge attività di studio e consulenza nel campo dell’industria italiana aerospaziale sicurezza e difesa per conto di organismi pubblici, di società, di associazioni industriali, di centri e istituti di ricerca.
Scrittore e giornalista. Autore di A Sud di Lampedusa. Cinque anni di viaggi sulle rotte dei migranti (2008, Premio Indro Montanelli), Land grabbing. Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo (2011, tradotto in più di dieci paesi) e I signori del cibo. Viaggio nell’industria alimentare che sta distruggendo il pianeta (2016). Come regista ha co-diretto con Enrico Parenti il documentario “Soyalism”, in cui vengono trattati visivamente gli argomenti del longread ISPI Il Futuro del Cibo.
Rodolfo Helg is a Professor of Economics and Dean of the School of Economics and Management at Cattaneo University-LIUC.
Sono trascorsi 16 giorni da quando la Commissione europea ha annunciato il sesto pacchetto di sanzioni dell’Unione europea, incentrato sull’embargo del petrolio russo. Un pacchetto che però non ha ancora visto la luce per la difficoltà di mettere d’accordo tra loro 27 governi. I Paesi europei stanno comunque compiendo una serie di azioni per smarcarsi il più in fretta possibile dal petrolio e dal gas naturale russi. Ma, senza una cornice comune, raggiungere l’obiettivo sarà molto difficile. Ecco perché.
L‘impatto della guerra in Ucraina non farà sconti al Sud-Est asiatico, fortemente votata all’export. Una regione in bilico tra Mosca, Pechino e Washington
Si moltiplicano i progetti di città costruite a tavolino, da Nuova Cairo alla futura capitale dell'Indonesia. Non sempre, però, gli obiettivi vengono raggiunti.
I recenti attacchi cibernetici nei confronti di enti governativi e istituzionali italiani hanno sollevato preoccupazioni per una potenziale guerra informatica, avvalorati dalla minaccia lanciata dal gruppo Killnet di voler dichiarare una guerra informatica nei confronti di dieci Paesi, inclusa l’Italia.
La successione al vertice degli Emirati Arabi Uniti (EAU) era, nei fatti, già una realtà da quasi dieci anni. Ecco perché la scomparsa a 73 anni di Khalifa bin Zayed Al Nahyan, emiro di Abu Dhabi e presidente degli EAU, non avrà ripercussioni sulla politica interna emiratina, né sulla postura internazionale degli Emirati.