L’UE è sempre più vicina a vietare le importazioni di carbone dalla Russia. Sarebbe un “colpo” da 5 miliardi di euro, che andrebbe ad aggiungersi ai 3 miliardi sottratti a Mosca proibendo le importazioni di ferro e acciaio a metà marzo.
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A sei settimane dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, quello che avrebbe dovuto essere un blitzkrieg si è trasformato in un conflitto protratto. Così anche le opinioni degli italiani hanno potuto ormai stabilizzarsi, mentre il dibattito pubblico si è arricchito di una pluralità di voci differenti.
L’Europa discute le prime sanzioni sull’energia, ma petrolio e gas restano fuori. Il Segretario Nato Stoltenberg avverte: “Prepariamoci a un conflitto lungo”
A tre anni dal colpo di stato che ha portato alla destituzione dell’ex Presidente del Sudan, Omar Al Bashir, e a pochi mesi dal golpe militare dello scorso ottobre 2021, la situazione nello stato del Darfur resta tanto instabile quanto ormai dimenticata dai media internazionali. Gli scontri tra le forze armate sudanesi (Sudanese Armed Forces – SAF) e i vari gruppi armati attivi nell’area hanno lasciato sul campo un numero imprecisato di morti e feriti nonché di sfollati interni, che si stanno riversando nei principali centri urbani della regione.
Domenica 3 aprile si terranno le elezioni in Ungheria e Serbia. Un voto particolarmente interessante che mette alla prova due leader europei controversi e considerati come sempre più autoritari: il premier ungherese Viktor Orban e il presidente serbo Aleksandar Vucic. Mentre l’Ungheria è un paese membro dell’Unione Europea, la Serbia è ancora solo candidato. I due regimi però si somigliano sia per longevità che per la progressiva erosione dello stato di diritto.
Lo shock al rialzo delle materie prime aiuta la bilancia commerciale nella regione. E inizia un lento riavvicinamento ad USA e Unione europea.
Da oggi Shanghai è in lockdown a causa di un focolaio di Covid. È la prima volta da inizio pandemia che la città (26 milioni di abitanti, come l’intero Nord Italia) va in lockdown. Così, malgrado da alcuni mesi il governo stia cercando alternative alla sua strategia “zero Covid”, la Cina torna a chiudersi.
A un mese dall'inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin, sono molte le domande che sorgono sui costi umani ed economici che il conflitto avrà sul medio e sul lungo termine: non solo per i paesi direttamente coinvolti, ma anche per l'Europa e per il resto del mondo. Quanti saranno gli ucraini costretti a fuggire dalla guerra? E che impatto avrà l'ondata di profughi sui paesi di arrivo? La crisi dell'energia potrà essere risolta?